Nei casi gravi di botulismo si ha paralisi respiratoria e cardiaca e quindi morte.
II termine è dal latino botulinus (= salsiccia); è una grave intossicazione alimentare determinata dalla tossina di un microrganismo anaerobio. II Clostridium botulinum, che trova il suo habitat ideale nei cibi conservati (carni insaccate e cibi in scatola, ivi comprese le verdure), e muore a una temperatura di almeno 121° C. La tossina ha bisogno di 10 14 giorni per essere prodotta.
Le alterazioni dei cibi inquinati sono poco appariscenti.
Le carni acquistano un sapore leggermente acido e per lo scatolame un segno può essere l'osservazione che il fondo della scatola è rigonfio per sviluppo di gas all'interno. Per evitare che si sviluppi la tossina botulinica, specie nelle preparazioni casalinghe, occorre che i cibi da conservare siano il più possibile puliti, che la sterilizzazione e la bollitura siano realmente efficaci, la salatura delle carni sia abbondante, i cibi sospetti siano scartati. Le norme profilattiche sono bene osservate negli stabilimenti industriali (aggiunta di nitriti e nitrati), lo sono meno nelle conservazioni domestiche. Al momento di consumare i cibi in scatola, se si hanno dei dubbi, sarà bene cuocerli, meglio ancora buttarli via. La tossina botulinica è tra i più potenti veleni microbici che si conoscono, tanto da essere incluso nell'elenco delle armi batteriologiche.
L'avvelenamento botulinico si manifesta dopo 12 giorni dall'ingestione del cibo guasto, con nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, sintomi comuni a tutte le intossicazioni alimentari. É invece caratteristica la paralisi dei muscoli preposti al movimento degli occhi, la cui forma più comune si manifesta con uno strabismo. Per l'affinità della tossina verso le cellule nervose, possono verificarsi anche altre paralisi dei nervi del cranio, come quella dei muscoli facciali e della lingua. Nei casi gravi di botulismo si ha paralisi respiratoria e cardiaca e quindi morte. Nei casi lievi, a partire dalla seconda settimana, si ha la ripresa dei movimenti. La cura consiste nella somministrazione di siero antibotulinico, della lavanda gastrica, della somministrazione di purganti. Purtroppo la terapia è efficace solo nel 40% dei casi gravi.
Autore: Redazione Medicina33.com
Le alterazioni dei cibi inquinati sono poco appariscenti.
Le carni acquistano un sapore leggermente acido e per lo scatolame un segno può essere l'osservazione che il fondo della scatola è rigonfio per sviluppo di gas all'interno. Per evitare che si sviluppi la tossina botulinica, specie nelle preparazioni casalinghe, occorre che i cibi da conservare siano il più possibile puliti, che la sterilizzazione e la bollitura siano realmente efficaci, la salatura delle carni sia abbondante, i cibi sospetti siano scartati. Le norme profilattiche sono bene osservate negli stabilimenti industriali (aggiunta di nitriti e nitrati), lo sono meno nelle conservazioni domestiche. Al momento di consumare i cibi in scatola, se si hanno dei dubbi, sarà bene cuocerli, meglio ancora buttarli via. La tossina botulinica è tra i più potenti veleni microbici che si conoscono, tanto da essere incluso nell'elenco delle armi batteriologiche.
L'avvelenamento botulinico si manifesta dopo 12 giorni dall'ingestione del cibo guasto, con nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, sintomi comuni a tutte le intossicazioni alimentari. É invece caratteristica la paralisi dei muscoli preposti al movimento degli occhi, la cui forma più comune si manifesta con uno strabismo. Per l'affinità della tossina verso le cellule nervose, possono verificarsi anche altre paralisi dei nervi del cranio, come quella dei muscoli facciali e della lingua. Nei casi gravi di botulismo si ha paralisi respiratoria e cardiaca e quindi morte. Nei casi lievi, a partire dalla seconda settimana, si ha la ripresa dei movimenti. La cura consiste nella somministrazione di siero antibotulinico, della lavanda gastrica, della somministrazione di purganti. Purtroppo la terapia è efficace solo nel 40% dei casi gravi.
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