Saremmo certo meno soggetti alle malattie di cuore se facessimo più esercizi fisici e mangiassimo cibo meno condito; i nostri denti starebbero meglio se mangiassimo meno zucchero.
Si può oggi, assai più facilmenteche in passato, conseguireun modo di vivere corretto.Questo non vuoi dire una vitatroppo rilassata.
Quale che sia la struttura fisica o psicologica,la massima influenza sulle condizioni di salute deriverà probabilmente dalla scelta delmodo di vivere. Infatti i progressi ottenuti inmedicina e nell'igiene hanno debellato moltedi quelle malattie infettive che uccidevano lagente un secolo fa, cosicchà© la sopravvivenzafino alla durata della vita predeterminatabiologicamente (almeno settant'anni) è diventata un fatto normale nel mondo occidentale e in alcuni paesi orientali. Lavoriamodi meno e in condizioni sempre migliori: siamo anche nutriti, alloggiati e curati meglio.C'è però il fatto che tanti individui non sonoin condizioni di forma tali da consentir loro digodere la vita, e questo fa sorgere il dubbioche la società moderna abbia reso troppo facile per molti il vivere in maniera sbagliata.Gli ecologi guardano nostalgicamente indietro ai tempi della società non industrializzata,quando gli uomini avevano un ordinamentosociale e morale stabile, si nutrivano di cibinaturali, vivevano all'aria aperta, ignoravanoil tabacco, per non parlare delle esalazioni deigas di scarico. I problemi ambientali costituiscono indubbiamente un componente dellecondizioni moderne di cattivo stato di salute.Agli stress imputabili al rumore, all'affollamento, al continuo cambiamento e all'elevatolivello dello stimolo sensorio si aggiungono ipericoli per la respirazione che vanno dalmonossido di carbonio ai composti organicidannosi che si formano per l'azione della lucesolare sull'atmosfera inquinata di moltegrandi città . Pur con ciò, siamo noi stessi adaver colpa di molte debolezze dei nostri corpinonchà© di quasi tutte le malattie. C'è, oggi, unsospetto crescente che due fra i maggiori 'uccisori' moderni — malattia di cuore e cancro siano correlati ad un conflitto fra il nostromodo di vivere e la nostra struttura fisica.
Saremmo certo meno soggetti alle malattie dicuore se facessimo più esercizi fisici e mangiassimo cibo meno condito; i nostri dentistarebbero meglio se mangiassimo menozucchero. Anche l'aria che respiriamo sarebbe migliore se non reagissimo alla tensioneaccendendo una sigaretta. Una schiera dimalanni minori — dal mal di schiena e dallecefalee alle ulcere e all'ipertensione potrebbero essere evitati se rinunciassimo a sovralimentare, sovrastimolare il nostro corpo ese imparassimo semplicemente a rilassarci e afare un po' di ginnastica.
L'orizzonte del mondo occidentale è libero, main maniera illusoria, da tutto ciò che per lepassate generazioni si opponeva alla buonasalute malattie, malnutrizione e insufficienzadi cure mediche. A parte l'inquinamento deicentri urbani, i problemi assumono non dirado l'apparenza di vantaggi.
Illimitata è lanostra scelta di cibi, soprattutto di grassi adelevato potere energetico; le macchine cihanno liberato in parte notevole dallanecessità di far uso della nostra energiamuscolare. Quando il nostro corpo,paradossalmente, reagisce all'impiegoinsufficiente stancandosi rapidamente,abbiamo a nostra disposizione una quantità distimolanti per tirarci su; e se le complessefrustrazioni sociali della vita contemporaneaci mettono in tensione possiamo cercaresollievo nell'alcol o nel tabacco. Presoindividualmente, nessuno di questi aspetti delnostro ambiente sembra grave, ma presi tuttiinsieme essi sono in grado di scalzare la nostracapacità di goderci la vita. Ne il compito dicontrollarci può essere lasciato ai medici e aifarmacisti: siamo noi che dobbiamoriconoscere che da un lato gli eccessi,dall'altro l'inazione fà¬sica possonodanneggiare il nostro corpo allo stesso mododelle privazioni e dell'eccesso di lavoro.Alcuni dei problemi della vita modernadebbono essere risolti con soluzioni concepitesul piano sociale: la società può, per esempio,trovare il modo per eliminare gli inquinamentie fornire acqua 'dura'anzichà© acqua 'leggera'(la quale sembra sia in relazione con lemalattie di cuore).
Ma la maggior parte dellesoluzioni sono insite nell'individuo; il corpopotrà sopravvivere anche nel peggiore degliambienti purchè venga mantenuto in unaforma fà¬sica ragionevole. Star bene significaadattarsi all'ambiente in modo tale da esserein grado di concentrarsi sul lavoro, dirilassarsi ai giochi e di aver abbastanzaenergia di riserva per far fronte senza sforzo aesigenze di carattere eccezionale.
Autore: Redazione Medicina33.com
Quale che sia la struttura fisica o psicologica,la massima influenza sulle condizioni di salute deriverà probabilmente dalla scelta delmodo di vivere. Infatti i progressi ottenuti inmedicina e nell'igiene hanno debellato moltedi quelle malattie infettive che uccidevano lagente un secolo fa, cosicchà© la sopravvivenzafino alla durata della vita predeterminatabiologicamente (almeno settant'anni) è diventata un fatto normale nel mondo occidentale e in alcuni paesi orientali. Lavoriamodi meno e in condizioni sempre migliori: siamo anche nutriti, alloggiati e curati meglio.C'è però il fatto che tanti individui non sonoin condizioni di forma tali da consentir loro digodere la vita, e questo fa sorgere il dubbioche la società moderna abbia reso troppo facile per molti il vivere in maniera sbagliata.Gli ecologi guardano nostalgicamente indietro ai tempi della società non industrializzata,quando gli uomini avevano un ordinamentosociale e morale stabile, si nutrivano di cibinaturali, vivevano all'aria aperta, ignoravanoil tabacco, per non parlare delle esalazioni deigas di scarico. I problemi ambientali costituiscono indubbiamente un componente dellecondizioni moderne di cattivo stato di salute.Agli stress imputabili al rumore, all'affollamento, al continuo cambiamento e all'elevatolivello dello stimolo sensorio si aggiungono ipericoli per la respirazione che vanno dalmonossido di carbonio ai composti organicidannosi che si formano per l'azione della lucesolare sull'atmosfera inquinata di moltegrandi città . Pur con ciò, siamo noi stessi adaver colpa di molte debolezze dei nostri corpinonchà© di quasi tutte le malattie. C'è, oggi, unsospetto crescente che due fra i maggiori 'uccisori' moderni — malattia di cuore e cancro siano correlati ad un conflitto fra il nostromodo di vivere e la nostra struttura fisica.
Saremmo certo meno soggetti alle malattie dicuore se facessimo più esercizi fisici e mangiassimo cibo meno condito; i nostri dentistarebbero meglio se mangiassimo menozucchero. Anche l'aria che respiriamo sarebbe migliore se non reagissimo alla tensioneaccendendo una sigaretta. Una schiera dimalanni minori — dal mal di schiena e dallecefalee alle ulcere e all'ipertensione potrebbero essere evitati se rinunciassimo a sovralimentare, sovrastimolare il nostro corpo ese imparassimo semplicemente a rilassarci e afare un po' di ginnastica.
L'orizzonte del mondo occidentale è libero, main maniera illusoria, da tutto ciò che per lepassate generazioni si opponeva alla buonasalute malattie, malnutrizione e insufficienzadi cure mediche. A parte l'inquinamento deicentri urbani, i problemi assumono non dirado l'apparenza di vantaggi.
Illimitata è lanostra scelta di cibi, soprattutto di grassi adelevato potere energetico; le macchine cihanno liberato in parte notevole dallanecessità di far uso della nostra energiamuscolare. Quando il nostro corpo,paradossalmente, reagisce all'impiegoinsufficiente stancandosi rapidamente,abbiamo a nostra disposizione una quantità distimolanti per tirarci su; e se le complessefrustrazioni sociali della vita contemporaneaci mettono in tensione possiamo cercaresollievo nell'alcol o nel tabacco. Presoindividualmente, nessuno di questi aspetti delnostro ambiente sembra grave, ma presi tuttiinsieme essi sono in grado di scalzare la nostracapacità di goderci la vita. Ne il compito dicontrollarci può essere lasciato ai medici e aifarmacisti: siamo noi che dobbiamoriconoscere che da un lato gli eccessi,dall'altro l'inazione fà¬sica possonodanneggiare il nostro corpo allo stesso mododelle privazioni e dell'eccesso di lavoro.Alcuni dei problemi della vita modernadebbono essere risolti con soluzioni concepitesul piano sociale: la società può, per esempio,trovare il modo per eliminare gli inquinamentie fornire acqua 'dura'anzichà© acqua 'leggera'(la quale sembra sia in relazione con lemalattie di cuore).
Ma la maggior parte dellesoluzioni sono insite nell'individuo; il corpopotrà sopravvivere anche nel peggiore degliambienti purchè venga mantenuto in unaforma fà¬sica ragionevole. Star bene significaadattarsi all'ambiente in modo tale da esserein grado di concentrarsi sul lavoro, dirilassarsi ai giochi e di aver abbastanzaenergia di riserva per far fronte senza sforzo aesigenze di carattere eccezionale.
Autore: Redazione Medicina33.com