Preoccupa la nuova variante inglese: Regno Unito verso il terzo lockdown.
In Regno Unito si cercherà di contenere il dilagare del coronavirus richiudendo tutto, per la terza volta, in quanto il virus è tornato e per certi versi sembra essere peggiore di quello di marzo-aprile. Perché la nuova variante inglese si diffonde in tutto il Paese, non solo a Londra e nel sud-est: oltre 50mila casi al giorno da quasi una settimana - oggi nuovo record di sempre, 58.784 nuove infezioni - ricoveri record, morti ai livelli della primavera, la Scozia è tornata oggi in terzo lockdown nazionale, l’Inghilterra farà lo stesso nei prossimi giorni, se non ore. Il primo ministro Boris Johnson parlerà alla nazione alle 21 italiane stasera.
A causa dell’aggravarsi della situazione, da oggi, oltre a quello di Pfizer, si sta somministrando Oltremanica anche il nuovo vaccino di Oxford e AstraZeneca, dopo una veloce ma controversa approvazione da parte dell’autorità del farmaco britannica e l’annuncio di distanziare le due dosi fino a tre mesi per cercare di vaccinare nel frattempo quante più persone possibili, seppur sviluppando un’immunità limitata al 60-70 per cento.
Misure per contrastare l'emergenza che fanno capire quanto sia alto l’allarme a Londra. I dati sono preoccupanti, soprattutto se si pensa che l’80% del Paese, con le misure restrittive locali in atto, è praticamente già in lockdown e prima lo è stato per tutto il mese di novembre. Ciononostante, i contagi non sono diminuiti, e anzi, sono aumentati come mai visti prima. Segno che la nuova “variante inglese” super-contagiosa riesce ad infettare nonostante le misure restrittive in atto nelle ultime settimane. A Londra e in quasi tutto il Paese da due settimane sono chiusi pub, bar, ristoranti e i negozi non essenziali, non si può incontrare nessuno in casa (solo una persona all’esterno): oggi la capitale era deserta e desolata come davvero non si vedeva da aprile-maggio.
Tuttavia, analizzando i numeri il virus appare inarrestabile, infatti i dati che circolano nel governo allarmano gli esperti. Basta elencarli per far capire la gravità della situazione: alcuni ospedali nel sud-est e Londra hanno la metà dei pazienti totali affetti da Covid; in tutto sono 25mila i ricoverati per Covid al momento nel Paese, ossia un terzo in più del picco di aprile; vari ospedali sono già al collasso e stanno annullando qualsiasi altro tipo di visite, anche da remoto, perché le terapie intensive sono travolte da nuovi ricoveri e i medici servono soprattutto lì; secondo Politico, a Whitehall qualcuno già calcola che, con questi numeri, entro fine mese si potrebbe superare i 100mila morti per Covid, il che significherebbe altri 25mila da qui alla fine di gennaio. Infine, per completare il mesto scenario, una nuova variante sudafricana del virus sembra avere un potenziale devastante, molto di più di quella inglese. Al punto che che Sir John Bell, professore di Oxford, teme che i nuovi vaccini possano essere inefficaci contro il nuovo ceppo sudafricano.
Autore: Redazione Medicina33.com