Nella sindrome di Mà©nière si verifica un aumento del liquido nel labirinto.
Le malattie dell'orecchio interno colpiscono due strutture sensibili: la coclea, che trasforma le vibrazioni sonore in segnali elettrici, che vengono poi inviati al cervello tramite i nervi sensitivi, e il labirinto, che controlla l'equilibrio. Se la coclea o il labirinto sono danneggiati, è impossibile reintegrarli Poichè sono estremamente delicati e non è ancora possibile un intervento chirurgico su di essi. Il risultato è che la sordità percettiva, causata dal danno alla coclea, è raramente curabile, diversamente dalla sordità conduttiva . Nella sindrome di Mà©nière si verifica un aumento del liquido nel labirinto. Il labirinto, cioè la cavità ripiena di liquido nell'orecchio interno, registra costantemente la posizione e i movimenti della testa e riferisce le informazioni al cervello, cosicchà© è possibile mantenere il proprio equilibrio. L'aumento della pressione provocato da un eccesso di liquido distorce o addirittura può rompere le cellule nervose della parete labirintica, disturbando il senso dell'equilibrio. Anche la coclea può essere danneggiata, provocando diminuzione dell'udito. La malattia colpisce un orecchio e poi, nella metà dei pazienti, l'altro.
Quali sono i sintomi?
I sintomi possono essere assenti o lievi per la maggior parte del tempo, ma gli attacchi si verificano periodicamente. Questi variano in frequenza da un periodo di qualche settimana a qualche anno e in durata da ore a parecchi giorni. Il sintomo principale di un attacco sono le vertigini (capogiri) che possono durare da un periodo di pochi minuti a qualche ora e sono spesso accompagnate da ronzii nell'orecchio e da un udito distorto o smorzato (specialmente per le note basse). Nello stesso tempo, possono comparire nausea e vomito. Talvolta si avverte pressione nell'orecchio malato prima o durante l'attacco. Nei casi cronici gli attacchi si presentano meno gravi, sebbene una certa sordità e i ronzii possano rimanere fra un attacco e l'altro.Quanto è frequente il problema?La sindrome di Mà©nière non è diffusa: vi esolo 1 caso su 2000 persone ogni anno.
Quali sono i rischi?
Nella maggior parte delle persone, la malattia è lieve e scompare spontaneamente, ma in taluni casi può sopravvenire la sordità in uno o in entrambe le orecchie. In questi casi gravi, possono insorgere anche emicranie e affanno.Vi sono, inoltre, i rischi associati alle vertigini, che facilmente possono portare i pazienti ad essere coinvolti in incidenti.
Che cosa fare?
Se avete i sintomi descritti, consultate ilmedico senza indugio. Il medico vi invierà probabilmente in ospedale per esami, chepotrebbero essere effettuati in due o trà©giorni.Il primo test sarà probabilmente l'audiometria . Se i risultati suggeriscono, ma non confermano una diagnosi di sindrome di Mà©nière, il test deve essere ripetuto dopo essere stati disidratati non permettendovi di bere o dandovi dei diuretici. Tale metodo riduce l'ammontare del liquido (e conseguentemente la pressione) nel labirinto. Se il secondo test mostra che il vostro udito è alquanto migliorato, è evidente che siete affetti da sindrome di Mà©nière. Se vi sono ancora dubbi circa la diagnosi, potrete essere sottoposti ad ulteriori test. In uno di questi, chiamato test della funzione vestibolare, l'orecchio viene inondato con acqua a diversa temperatura.Dopo ogni irrigazione, avrete una sensazione di stordimento che vi farà ballare la vista.La durata di questo fenomeno indica in che misura il labirinto è ammalato. In casi rari, può rendersi necessario un terzo test chiamalo cocleografia; questo esame richiede l'anestesia generale. Una sonda simile a un ago viene inserita attraverso il timpano e registra l'attività elettrica della coclea.
Autore: Redazione Medicina33.com
Quali sono i sintomi?
I sintomi possono essere assenti o lievi per la maggior parte del tempo, ma gli attacchi si verificano periodicamente. Questi variano in frequenza da un periodo di qualche settimana a qualche anno e in durata da ore a parecchi giorni. Il sintomo principale di un attacco sono le vertigini (capogiri) che possono durare da un periodo di pochi minuti a qualche ora e sono spesso accompagnate da ronzii nell'orecchio e da un udito distorto o smorzato (specialmente per le note basse). Nello stesso tempo, possono comparire nausea e vomito. Talvolta si avverte pressione nell'orecchio malato prima o durante l'attacco. Nei casi cronici gli attacchi si presentano meno gravi, sebbene una certa sordità e i ronzii possano rimanere fra un attacco e l'altro.Quanto è frequente il problema?La sindrome di Mà©nière non è diffusa: vi esolo 1 caso su 2000 persone ogni anno.
Quali sono i rischi?
Nella maggior parte delle persone, la malattia è lieve e scompare spontaneamente, ma in taluni casi può sopravvenire la sordità in uno o in entrambe le orecchie. In questi casi gravi, possono insorgere anche emicranie e affanno.Vi sono, inoltre, i rischi associati alle vertigini, che facilmente possono portare i pazienti ad essere coinvolti in incidenti.
Che cosa fare?
Se avete i sintomi descritti, consultate ilmedico senza indugio. Il medico vi invierà probabilmente in ospedale per esami, chepotrebbero essere effettuati in due o trà©giorni.Il primo test sarà probabilmente l'audiometria . Se i risultati suggeriscono, ma non confermano una diagnosi di sindrome di Mà©nière, il test deve essere ripetuto dopo essere stati disidratati non permettendovi di bere o dandovi dei diuretici. Tale metodo riduce l'ammontare del liquido (e conseguentemente la pressione) nel labirinto. Se il secondo test mostra che il vostro udito è alquanto migliorato, è evidente che siete affetti da sindrome di Mà©nière. Se vi sono ancora dubbi circa la diagnosi, potrete essere sottoposti ad ulteriori test. In uno di questi, chiamato test della funzione vestibolare, l'orecchio viene inondato con acqua a diversa temperatura.Dopo ogni irrigazione, avrete una sensazione di stordimento che vi farà ballare la vista.La durata di questo fenomeno indica in che misura il labirinto è ammalato. In casi rari, può rendersi necessario un terzo test chiamalo cocleografia; questo esame richiede l'anestesia generale. Una sonda simile a un ago viene inserita attraverso il timpano e registra l'attività elettrica della coclea.
Autore: Redazione Medicina33.com