Morbillo in Italia: nel 2024 casi in aumento, colpiti soprattutto i non vaccinati
Nel 2024, l'Italia ha registrato 1.045 casi di morbillo, con un incremento significativo a novembre, quando sono stati segnalati 53 casi, un dato superiore a quello del mese precedente. Di questi, il 90% riguarda persone non vaccinate. Queste informazioni provengono dal bollettino Morbillo & Rosolia News pubblicato a gennaio, curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale.
Oltre un terzo delle persone colpite (34,6%) ha sviluppato almeno una complicanza legata all’infezione, mentre quasi la metà (49,5%) ha richiesto il ricovero ospedaliero. “L’aumento dei casi nel 2024 è significativo e rispecchia una tendenza osservata in tutta Europa, come segnalato più volte dall’ECDC,” spiega Anna Teresa Palamara, responsabile del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). “Il morbillo è una malattia potenzialmente pericolosa, specialmente per i bambini piccoli, ma anche per gli adulti. Il vaccino, sicuro ed efficace, è la nostra principale arma per contrastare questa patologia.”
Dei casi riportati, ben 85,1% si concentra in otto Regioni e Province Autonome: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo e Liguria. L’incidenza più alta si è registrata nella Provincia Autonoma di Bolzano (67 casi per milione di abitanti), seguita dalla Sicilia (37,3 per milione), dall’Abruzzo (37 per milione), dal Lazio (35 per milione), dall’Emilia-Romagna (31,6 per milione) e dalla Liguria (29,2 per milione). Su scala nazionale, l’incidenza media è stata di 17,7 casi per milione di abitanti.
L’età media dei casi segnalati è di 30 anni. Più della metà (51,7%) rientra nella fascia di età tra i 15 e i 39 anni, mentre il 23,7% ha più di 40 anni. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini tra 0 e 4 anni, con 79 casi per milione. Particolarmente colpiti sono i bambini sotto l’anno di età, con un’incidenza di 126,9 casi per milione (50 casi totali).
Per il 93,3% dei casi (975 su 1.045) sono disponibili informazioni sullo stato vaccinale. Di questi, il 90,1% non era vaccinato, il 5,8% aveva ricevuto una sola dose e il 3,4% aveva completato il ciclo vaccinale con due dosi. Solo lo 0,7% dei casi non aveva informazioni precise sul numero di dosi ricevute.
Le complicanze riportate includono epatite o aumento delle transaminasi (156 casi), polmonite (114 casi) e, in un caso, encefalite in un giovane adulto non vaccinato. In totale, il 49,5% dei pazienti ha necessitato un ricovero ospedaliero, mentre il 18,8% ha avuto bisogno di cure presso il Pronto Soccorso.
Questi dati evidenziano l’importanza di una copertura vaccinale adeguata per prevenire la diffusione del morbillo e le sue gravi conseguenze.
Autore: Redazione Medicina33.com