Le arterie hanno una doppia funzione: sono tubi conduttori e tubi nutritivi
Il sangue, che esce dai due polmoni saturato d'ossigeno, arriva nella parte sinistra del cuore, che deve essere considerato come una pompa che si contrae dalle 60 alle 80 volte al minuto e spinge in media 70 cm3 di sangue a ogni contrazione o sistole. Ogni volta che una contrazione provoca lo svuotamento del sangue dal cuore, questo ne riceve una nuova provvigione nella fase di decontrazione: questa fase di riempimento è chiamata diastole.Il sangue, dopo essere uscito dal cuore, entra in una grande arteria, l'aorta, che percorre in tutte le sue branche successive di divisione.
L'aorta è l'arteria principale: è lunga da 40 a 50 cm e da essa originano tutte le altre arterie che dividendosi a loro volta formano una ramificazione di vasi il cui calibro va riducendosi progressivamente sino alle fini arteriole di meno di un millimetro di diametro. Queste ultime si affinano ulteriormente per diventare capillari, simili a sottili capelli nei quali avviene lo scambio tra il sangue e le cellule del nostro organismo . Le arterie hanno perciò una doppia funzione: sono tubi conduttori e tubi nutritivi.In quanto tubi conduttori devono essere elastiche: la pompacardiaca, infatti, non funziona in modo continuo ma a scatti per cui, in assenza di elasticità delle arterie, il sangue si propagherebbe a intervalli e soprattutto, nella pausa tra le due spinte della pompa, la pressione nelle arterie cadrebbe a zero e l'apporto di ossigeno alle cellule sarebbe discontinuo' e incompatibile con il loro funzionamento. L'elasticità delle arterie è possibile per la presenza nelle pareti di fibre muscolari capaci di allungarsi e di ritrarsi aumentando o diminuendo cosi il calibro arterioso e permettendo di correggere in ogni momento l'alternanza di svuotamento e di riempimento della pompa cardiaca.
Questi movimenti di contrazione e di allungamento dei muscoli della parete arteriosa sono possibili in funzione di un duplice sistema nervoso di comando: il sistema simpatico che, liberando adrenalina, raccorcia le fibre muscolari e determina la vasocostrizione con restringimento del diametro arterioso, e il sistema parasimpatico che, tramite l'acetilcolina,provoca l'effetto inverso e cioè la vasodilatazione. E questa duplice azione che è responsabile delle variazioni di diametro delle arterie, come si può osservare facilmente nell' arrossamento e nel pallore del viso a seconda di uno stato emozionale.Come tubi nutritivi, le arterie permettono all'ossigeno di passare dal sangue alle cellule, passaggio reso possibile dalla struttura della membrana interna dell'arteria, che è un filtro a doppia corrente e la cui integrità è necessaria nella funzione dinutrizione cellulare.Questa doppia funzione di conduzione e nutrizione delle arterie avviene grazie alla costruzione anatomica del sistemaarterioso.
Se si studia al microscopio un'arteria normale si può constatare che è formata da tre tubi, detti tuniche, infilati l'uno nell'altro come le maniche di una camicia, di una giacca e di un cappotto . Il tubo più interno si chiama intima e le sue cellule sono in contatto diretto con il sangue e si chiamano cellule endoteliali. Il tubo di mezzo, o media, è un cilindro di fibremuscolari contrattili delle quali abbiamo già parlato e definito la funzione. Il tubo esterno, o tunica estema, è una guaina di protezione il cui ruolo nelle malattie delle arterie è molto meno importante delle formazioni precedenti.
Autore: Redazione Medicina33.com
L'aorta è l'arteria principale: è lunga da 40 a 50 cm e da essa originano tutte le altre arterie che dividendosi a loro volta formano una ramificazione di vasi il cui calibro va riducendosi progressivamente sino alle fini arteriole di meno di un millimetro di diametro. Queste ultime si affinano ulteriormente per diventare capillari, simili a sottili capelli nei quali avviene lo scambio tra il sangue e le cellule del nostro organismo . Le arterie hanno perciò una doppia funzione: sono tubi conduttori e tubi nutritivi.In quanto tubi conduttori devono essere elastiche: la pompacardiaca, infatti, non funziona in modo continuo ma a scatti per cui, in assenza di elasticità delle arterie, il sangue si propagherebbe a intervalli e soprattutto, nella pausa tra le due spinte della pompa, la pressione nelle arterie cadrebbe a zero e l'apporto di ossigeno alle cellule sarebbe discontinuo' e incompatibile con il loro funzionamento. L'elasticità delle arterie è possibile per la presenza nelle pareti di fibre muscolari capaci di allungarsi e di ritrarsi aumentando o diminuendo cosi il calibro arterioso e permettendo di correggere in ogni momento l'alternanza di svuotamento e di riempimento della pompa cardiaca.
Questi movimenti di contrazione e di allungamento dei muscoli della parete arteriosa sono possibili in funzione di un duplice sistema nervoso di comando: il sistema simpatico che, liberando adrenalina, raccorcia le fibre muscolari e determina la vasocostrizione con restringimento del diametro arterioso, e il sistema parasimpatico che, tramite l'acetilcolina,provoca l'effetto inverso e cioè la vasodilatazione. E questa duplice azione che è responsabile delle variazioni di diametro delle arterie, come si può osservare facilmente nell' arrossamento e nel pallore del viso a seconda di uno stato emozionale.Come tubi nutritivi, le arterie permettono all'ossigeno di passare dal sangue alle cellule, passaggio reso possibile dalla struttura della membrana interna dell'arteria, che è un filtro a doppia corrente e la cui integrità è necessaria nella funzione dinutrizione cellulare.Questa doppia funzione di conduzione e nutrizione delle arterie avviene grazie alla costruzione anatomica del sistemaarterioso.
Se si studia al microscopio un'arteria normale si può constatare che è formata da tre tubi, detti tuniche, infilati l'uno nell'altro come le maniche di una camicia, di una giacca e di un cappotto . Il tubo più interno si chiama intima e le sue cellule sono in contatto diretto con il sangue e si chiamano cellule endoteliali. Il tubo di mezzo, o media, è un cilindro di fibremuscolari contrattili delle quali abbiamo già parlato e definito la funzione. Il tubo esterno, o tunica estema, è una guaina di protezione il cui ruolo nelle malattie delle arterie è molto meno importante delle formazioni precedenti.
Autore: Redazione Medicina33.com