La tromboflebite: sintomi, complicazioni e guarigione.
La tromboflebite è una trombosi venosa, che interessa il più delle volte gli arti inferiori, associata con una flebite (infiammazione di una vena). L'una è causata dall'altra, o viceversa. Nel periodo iniziale, i sintomi generali sono malessere, accelerazione progressiva del polso, modica febbre; i sintomi locali, dolore spontaneo (dal semplice formicolio al crampo del polpaccio o del tallone) oppure provocato dalla flessione sul polpaccio, sul tallone, sulla pianta del piede. Infine il dolore si localizza (può essere continuo o parossistico) nella zona colpita che presenta anche un edema duro alla palpazione.
Fra le varie cause della tromboflebite si annoverano: stasi della circolazione venosa alle gambe per insufficienza cardiaca o per riposo assoluto a letto ( malattie gravi, complicazione del puerperio o chirurgiche, paralisi) o per compressioni (gravidanza, aneurisma, tumore); malattie molto debilitanti; malattie delle vene (varici); traumi (fratture, lussazioni, sforzi muscolari violenti); malattie del sangue (policitemia, anemie gravi, leucemia); malattie infettive (febbre tifoide).
La guarigione è progressiva in un tempo variabile:il dolore scompare per primo e l'edema si riassorbe in media in 4-6 settimane. Le complicazioni più gravi sono l'embolia e l'infarto del polmone: spesso sono precoci e talvolta insorgono prima che siano evidenti i sintomi della flebite. L'embolia polmonare complica il 56 per cento delle tromboflebiti provocando il 26,5 per cento dei decessi e il 56 per cento dei decessi postoperatori. Gli interventi chirurgici che comportano il rischio maggiore di tromboflebiti con embolia polmonare sono quelli addominali e dell'apparato genito-urinario.
Autore: Redazione Medicina33.com
Fra le varie cause della tromboflebite si annoverano: stasi della circolazione venosa alle gambe per insufficienza cardiaca o per riposo assoluto a letto ( malattie gravi, complicazione del puerperio o chirurgiche, paralisi) o per compressioni (gravidanza, aneurisma, tumore); malattie molto debilitanti; malattie delle vene (varici); traumi (fratture, lussazioni, sforzi muscolari violenti); malattie del sangue (policitemia, anemie gravi, leucemia); malattie infettive (febbre tifoide).
La guarigione è progressiva in un tempo variabile:il dolore scompare per primo e l'edema si riassorbe in media in 4-6 settimane. Le complicazioni più gravi sono l'embolia e l'infarto del polmone: spesso sono precoci e talvolta insorgono prima che siano evidenti i sintomi della flebite. L'embolia polmonare complica il 56 per cento delle tromboflebiti provocando il 26,5 per cento dei decessi e il 56 per cento dei decessi postoperatori. Gli interventi chirurgici che comportano il rischio maggiore di tromboflebiti con embolia polmonare sono quelli addominali e dell'apparato genito-urinario.
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