La terapia per guarire dalla broncopolmonite si avvale di antibiotici, sedativi e calmanti della tosse, analettici per sostenere le condizioni cardiocircolatorie, ossigeno e dieta liquida per combattere la frequente disidratazione.
La Broncopolmonite è un processo infiammatorio acuto, distribuito in focolai irregolari, spesso multipli, talvolta confluenti e spesso bilaterali, che parte dalle ultime diramazioni della mucosa bronchiale per poi estendersi agli alveoli polmonari. Gli agenti batterie più frequentemente in causa sono: pneumococchi, streptococchi, stafilococchi e bacillo di Friediander; tuttavia di non raro riscontro sono broncopolmoniti di origine virale e broncopolmoniti provocate da penetrazione di materiale estraneo nell'albero bronchiale (broncopolmonite ab ingestis).
Questa affezione colpisce soprattutto i bambini, le persone anziane e gli individui particolarmente defedati e può insorgere primitivamente o rappresentare la complicanza di malattie infettive acute (morbillo, tifo, difterite). La sintomatologia clinica della broncopolmonite ha inizio lentamente con febbre più o meno elevata, che negli anziani può addirittura mancare, intensa dispnea e cianosi;dolori toracici, tosse con espettorato muco purulento; ben presto compare anche grave astenia e compromissione dello stato generale. L'esame radiologico del torace mostra, all'inizio della malattia, ombre sfumate diffuse e più tardi opacità nodularispesso bilaterali e prevalenti alle basi polmonari. La malattia data la sua gravita, può andare incontro a frequenti complicazioni quali atelettasia e gangrena polmonare, pleurite, empiema; si possono avere anche complicazioni a distanza dette metastatiche quali: endocardite, otite media, meningite, nefrite.
La terapia per guarire dalla broncopolmonite si avvale di antibiotici, sedativi e calmanti della tosse, analettici per sostenere le condizioni cardiocircolatorie, ossigeno e dieta liquida per combattere la frequente disidratazione. Una forma particolare di broncopolmonite è la broncopolmonite ipostatica che insorge in pazienti debilitati e da lungo tempo costretti a letto.
La malattia, frequente negli anziani (ad esempio dopo una frattura ossea che li constringe all'immobilità ) è provocata da una stasi circolatoria nelle basi polmonari e da ristagno di catarro nelle diramazioni bronchiali più basse. Si instaurano allora delle zone di atelettasia in cui gli alveoli polmonari si riempiono di un trasudato, favorendo lo sviluppo di germi patogeni che provocano un'infezione che spesso evolve subdolamente con scarsa febbre, mentre intense sono dispnea e cianosi. La terapia è la stessa della broncopolmonite comune: antibiotici, farmaci cardiotonici, sedativi della tosse.
Autore: Redazione Medicina33.com
Questa affezione colpisce soprattutto i bambini, le persone anziane e gli individui particolarmente defedati e può insorgere primitivamente o rappresentare la complicanza di malattie infettive acute (morbillo, tifo, difterite). La sintomatologia clinica della broncopolmonite ha inizio lentamente con febbre più o meno elevata, che negli anziani può addirittura mancare, intensa dispnea e cianosi;dolori toracici, tosse con espettorato muco purulento; ben presto compare anche grave astenia e compromissione dello stato generale. L'esame radiologico del torace mostra, all'inizio della malattia, ombre sfumate diffuse e più tardi opacità nodularispesso bilaterali e prevalenti alle basi polmonari. La malattia data la sua gravita, può andare incontro a frequenti complicazioni quali atelettasia e gangrena polmonare, pleurite, empiema; si possono avere anche complicazioni a distanza dette metastatiche quali: endocardite, otite media, meningite, nefrite.
La terapia per guarire dalla broncopolmonite si avvale di antibiotici, sedativi e calmanti della tosse, analettici per sostenere le condizioni cardiocircolatorie, ossigeno e dieta liquida per combattere la frequente disidratazione. Una forma particolare di broncopolmonite è la broncopolmonite ipostatica che insorge in pazienti debilitati e da lungo tempo costretti a letto.
La malattia, frequente negli anziani (ad esempio dopo una frattura ossea che li constringe all'immobilità ) è provocata da una stasi circolatoria nelle basi polmonari e da ristagno di catarro nelle diramazioni bronchiali più basse. Si instaurano allora delle zone di atelettasia in cui gli alveoli polmonari si riempiono di un trasudato, favorendo lo sviluppo di germi patogeni che provocano un'infezione che spesso evolve subdolamente con scarsa febbre, mentre intense sono dispnea e cianosi. La terapia è la stessa della broncopolmonite comune: antibiotici, farmaci cardiotonici, sedativi della tosse.
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