La dieta vegetariana può essere un' alternativa occasionale alla normale alimentazione: consigli utili per abituarsi alla dieta vegetariana gradualmente.
La maggior parte delle cosiddette malattie della civiltà: cardiopatie, ipertensione, ictus cerebrale, diabete, obesità tra le altre sono legate, anche se forse non direttamente causate, al tipo di alimentazione, caratteristiche degli occidentali, ricca di grassi animali, sale e zucchero, ma povera di fibra grezza. Ecco perché è bene, prima di scegliere questo tipo di alimentazione, chiedersi a cosa si è disposti e a cosa si deve rinunciare. Per esempio il vegetarianismo può essere una alternativa occasionale alla normale alimentazione (e a questo punto diventa una salutare dieta disintossicante da fare una volta ogni tanto per quindici giorni). Non bisogna dimenticare comunque che il corpo si adatterà meglio ai cambiamenti se questi verranno fatti gradualmente. Per esempio si può cominciare ad abolire prima le carni rosse, poi il pollame e il pesce. Contemporaneamente una o due volte alla settimana è opportuno cucinare un tipo diverso di legume o di cereale. Gradualmente gli oli vegetali devono sostituire i grassi animali per la cottura, pasta e farina e riso integrali prenderanno il posto di quelli raffinati.
Sicuramente è da sfatare l'idea che la cucina vegetariana non dia soddisfazione al gusto o all'occhio, perché la gastronomia è basata su consuetudini di Paesi diversi e quindi include una grande varietà di ingredienti. Molti vegetariani usano combinare tutti in una volta diversi piatti, altri invece fanno un pasto con diverse portate. Le verdure comunque, usate anche come aperitivo, possono essere arricchite con salse, possono essere il piatto forte oppure fare da contorno. Un pasto costituito da sole verdure però deve essere completato con un piatto di cereali o legumi per avere un giusto apporto proteico e una complementarietà di sapori. Un pasto costituito da sole verdure non è completo, va integrato con cereali o legumi che danno un giusto apporto proteico e arricchiscono la tavola di sapori complementari.
Pasta, pizza, crèpes sono meglio integrali; uova e formaggio sono una buona fonte di proteine e quindi un logico sostituto della carne. Soprattutto chi è abituato alla carne agli inizi di una dieta vegetariana sente un gran bisogno di grassi. Una spruzzata di formaggio sulla pasta o su un piatto di cereali o fagioli è la risposta giusta a questa esigenza. Insalate di verdure fresche e crude sono ricche di vitamine e hanno un ruolo importante in qualunque dieta: devono essere crude proprio per mantenere intatte tutte le loro proprietà .Spezie, condimenti e aromi arricchiscono di sapori mentre i germogli di grano, soia, frumento etc. hanno un alto valore energetico. Le alghe lessate e tritate da aggiungere a sughi, insalate, minestre hanno un effetto curativo e sono integratori della dieta perché fonte importante di minerali, vitamine e proteine. Anche la frutta secca, ottima scorta energetica in caso di emergenza, mista a cereali e a verdure rappresenta un ottimo pasto di base. Oltretutto aggiunge consistenza e sapore a insalate, verdure cotte e cereali.
Nonostante non siano facilissimi da trovare, i negozi specializzati in questo genere di cibi stanno aumentando; sarebbe opportuno che questi alimenti provenissero da coltivazioni biologiche o biodinamiche, cioè coltivazioni nelle quali non si fa uso di fertilizzanti e antiparassitari. Questi prodotti sono di solito meno "belli" di quelli trattati nel modo consueto, ma conservano un gusto nettamente superiore. Inoltre anche se più costosi, sono sufficienti in dosi inferiori per il loro alto valore nutritivo.
Autore: Redazione Medicina33.com
Sicuramente è da sfatare l'idea che la cucina vegetariana non dia soddisfazione al gusto o all'occhio, perché la gastronomia è basata su consuetudini di Paesi diversi e quindi include una grande varietà di ingredienti. Molti vegetariani usano combinare tutti in una volta diversi piatti, altri invece fanno un pasto con diverse portate. Le verdure comunque, usate anche come aperitivo, possono essere arricchite con salse, possono essere il piatto forte oppure fare da contorno. Un pasto costituito da sole verdure però deve essere completato con un piatto di cereali o legumi per avere un giusto apporto proteico e una complementarietà di sapori. Un pasto costituito da sole verdure non è completo, va integrato con cereali o legumi che danno un giusto apporto proteico e arricchiscono la tavola di sapori complementari.
Pasta, pizza, crèpes sono meglio integrali; uova e formaggio sono una buona fonte di proteine e quindi un logico sostituto della carne. Soprattutto chi è abituato alla carne agli inizi di una dieta vegetariana sente un gran bisogno di grassi. Una spruzzata di formaggio sulla pasta o su un piatto di cereali o fagioli è la risposta giusta a questa esigenza. Insalate di verdure fresche e crude sono ricche di vitamine e hanno un ruolo importante in qualunque dieta: devono essere crude proprio per mantenere intatte tutte le loro proprietà .Spezie, condimenti e aromi arricchiscono di sapori mentre i germogli di grano, soia, frumento etc. hanno un alto valore energetico. Le alghe lessate e tritate da aggiungere a sughi, insalate, minestre hanno un effetto curativo e sono integratori della dieta perché fonte importante di minerali, vitamine e proteine. Anche la frutta secca, ottima scorta energetica in caso di emergenza, mista a cereali e a verdure rappresenta un ottimo pasto di base. Oltretutto aggiunge consistenza e sapore a insalate, verdure cotte e cereali.
Nonostante non siano facilissimi da trovare, i negozi specializzati in questo genere di cibi stanno aumentando; sarebbe opportuno che questi alimenti provenissero da coltivazioni biologiche o biodinamiche, cioè coltivazioni nelle quali non si fa uso di fertilizzanti e antiparassitari. Questi prodotti sono di solito meno "belli" di quelli trattati nel modo consueto, ma conservano un gusto nettamente superiore. Inoltre anche se più costosi, sono sufficienti in dosi inferiori per il loro alto valore nutritivo.
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