L'anfetamina è usata nell'obesità , nella narcolessia, nelle sindromi depressive, nel parkinsonismo, nelle turbe del comportamento.
Sostanza farmacologica che agisce come un potente stimolante sul sistema nervoso centrale; è anche dotato di azioni periferiche comuni a quelle di altre sostanze simpaticomimetiche. L'anfetamina somministrata per bocca provoca, attraverso la stimolazione degli effettori adienergici, un miglioramento della funzione cardiaca, un aumento della pressione sia sistolica che diastolica, nonchà© midriasi, cioè dilatazione del foro pupillare, rilasciamento della muscolatura bronchiale, contrazione delio sfintere vescicale: effetti tuttavia modesti, poco durevoli e talora imprevedibili, tali da non poter trovare utile impiego. Precisa risulta invece la sua azione sul sistema nervoso centrale. Piccole dosi eccitano in modo peculiare la corteccia cerebrale determinando aumento del rendimento intellettuale, maggiore ideazione, maggiore concentrazione, senso di benessere spinto sino all'euforia, maggior resistenza alla fadca, irrequietezza motoria, insonnia, ottundimento del senso della fame. Potrà trovare, quindi, eventuale applicazione nell'obesità , nella narcolessia, nelle sindromi depressive, nel parkinsonismo, nelle turbe del comportamento. Farmaco pericoloso, che comporta assuefazione ed è tossico e che quindi va assunto solo in casi di grave necessità . Deve essere usato sotto assiduo controllo medico.
Autore: Redazione Medicina33.com
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