In caso di diarrea vanno evitate le bevande dolci perché lo zucchero potrebbe prolungare la diarrea
La diarrea, molte volte accompagnata da vomito e da febbre più o meno intensa, è un fatto così frequente che si calcola che almeno il 10 per cento delle chiamate che ricevono i medici abbia questa origine. Prima di consultare il medico, tuttavia, è bene sapere alcune cose. La diarrea è per lo più dovuta a una irritazione dell'intestino (gastroenterite) provocata da germi: i germi, a loro volta, possono essere penetrati direttamente dall'esterno oppure attraverso cibi contaminati. Un'altra possibile causa di diarrea può essere l'ingestione di cibi velenosi (molte specie di funghi, per esempio) o contenenti tossine. Ma vi possono essere anche altre cause (alcune malattie come la colite, una violenta emozione, un colpo di freddo) e questo spiega la frequenza del disturbo.
Come curarla.
Per una persona sana, un episodio di diarrea non è più grave di un raffreddore o di una leggera influenza: non è dunque il caso di allarmarsi.
Durante le prime 24 ore, non si deve mangiare nulla di solido, ma si deve bere abbondantemente (acqua o tè) per combattere la disidratazione che questo disturbo porta con sé. Vanno evitate le bevande dolci perché lo zucchero potrebbe prolungare la diarrea; da evitare anche l'assunzione di farmaci come antibiotici o "disinfettanti intestinali" non prescritti dal medico. Solitamente il disturbo scompare spontaneamente in 2-3 giorni: il medico va chiamato, naturalmente, se i dolori addominali che accompagnano la diarrea sono molto forti (potrebbe trattarsi allora anche di una appendicite) o se l'intestino tarda a riprendere il suo ritmo normale di evacuazione.
La diarrea dei bambini piccoli.
Nel primo anno di vita la diarrea può essere assai frequente: l'apparato gastrointestinale del bambino piccolo, infatti, è particolarmente vulnerabile ai germi, soprattutto se l'allattamento è artificiale. D'altra parte, il rischio di disidratazione è a questa età più grave: il pediatra, dunque, va consultato con tempestività .
Autore: Redazione Medicina33.com
Come curarla.
Per una persona sana, un episodio di diarrea non è più grave di un raffreddore o di una leggera influenza: non è dunque il caso di allarmarsi.
Durante le prime 24 ore, non si deve mangiare nulla di solido, ma si deve bere abbondantemente (acqua o tè) per combattere la disidratazione che questo disturbo porta con sé. Vanno evitate le bevande dolci perché lo zucchero potrebbe prolungare la diarrea; da evitare anche l'assunzione di farmaci come antibiotici o "disinfettanti intestinali" non prescritti dal medico. Solitamente il disturbo scompare spontaneamente in 2-3 giorni: il medico va chiamato, naturalmente, se i dolori addominali che accompagnano la diarrea sono molto forti (potrebbe trattarsi allora anche di una appendicite) o se l'intestino tarda a riprendere il suo ritmo normale di evacuazione.
La diarrea dei bambini piccoli.
Nel primo anno di vita la diarrea può essere assai frequente: l'apparato gastrointestinale del bambino piccolo, infatti, è particolarmente vulnerabile ai germi, soprattutto se l'allattamento è artificiale. D'altra parte, il rischio di disidratazione è a questa età più grave: il pediatra, dunque, va consultato con tempestività .
Autore: Redazione Medicina33.com