Il fumo della sigaretta è causa di insufficienza respiratoria per via del catrame che penetra nell'albero respiratorio.
Le cellule, per vivere, hanno bisogno di quell'ossigeno che gli proviene dall'aria esterna. L’ossigeno penetra (attraverso la parete alveolare) nel capillare e tramite il sangue raggiunge le più disparate parti del corpo. Affinché questo scambio gassoso avvenga, è necessario che tutte le parti dell'apparato respiratorio siano integre, ciò non avviene nel fumatore poiché, attraverso il fumo penetrano delle sostanze che ledono l'apparato respiratorio in ogni sua parte. Una di queste sostanze è il catrame che penetra nell'albero respiratorio in grossa quantità. Esso attraverso le vie respiratorie, raggiunge gli alveoli e si va a depositare nella parete alveolare formando un vero e proprio muro dentro di essa. Tale muro di catrame impedisce all'ossigeno di arrivare nel sangue, determinando una insufficiente ossigenazione di questo.
Oltre al catrame penetra, con il fumo, anidride carbonica che, come abbiamo visto, viene invece eliminata normalmente dal nostro organismo. Se nell'alveolo, al posto dell'ossigeno, mettiamo anidride carbonica, si avrà una più alta insufficiente ossigenazione del sangue. Pertanto parlare di insufficienza respiratoria e parlare di insufficiente ossigenazione del sangue, sarà la stessa cosa. Questa insufficienza respiratoria normalmente non viene avvertita dal fumatore, ma esso se ne accorge bruscamente ogni qual volta è sottoposto ad uno stress: stress fisico-stress intellettuale. In tali casi comincia a sentire la mancanza di ossigeno e si presenteranno cefalea (mal di testa), vertigini, fischi alle orecchie, senso di malessere, svenimenti, ed il torace comincerà ad espandersi e a contrarsi affannosamente. È risaputo infatti che lo sportivo non deve assolutamente fumare in quanto più di ogni altro ha bisogno di ossigeno.
Se apriamo la gabbia toracica di un uomo morto, che in vita era un forte fumatore, vediamo che il colore dei suoi polmoni da rosa che era inizialmente, ora sarà diventato grigio, con tanti punticini neri che indicano il deposito di catrame (ricordiamo che il catrame viene usato per ricoprire le strade) nella parete alveolare. Una volta che il catrame si è depositato nel polmone, non viene più eliminato. Oltre alla sigaretta, un'altra causa del depositarsi di catrame nel polmone è il fumo della città , che giornalmente ci circonda. Come abbiamo visto, il catrame depositato non si elimina, però, se si interrompe il fumo, si arresta anche l'ulteriore arrivo di catrame nel polmone e col passare del tempo l'organismo si adatta al danno cercando di compensarlo. Se si continua a fumare, invece, il danno si aggraverà sempre di più con impossibilità da parte del polmone di controbilanciarla.
Autore: Redazione Medicina33.com
Oltre al catrame penetra, con il fumo, anidride carbonica che, come abbiamo visto, viene invece eliminata normalmente dal nostro organismo. Se nell'alveolo, al posto dell'ossigeno, mettiamo anidride carbonica, si avrà una più alta insufficiente ossigenazione del sangue. Pertanto parlare di insufficienza respiratoria e parlare di insufficiente ossigenazione del sangue, sarà la stessa cosa. Questa insufficienza respiratoria normalmente non viene avvertita dal fumatore, ma esso se ne accorge bruscamente ogni qual volta è sottoposto ad uno stress: stress fisico-stress intellettuale. In tali casi comincia a sentire la mancanza di ossigeno e si presenteranno cefalea (mal di testa), vertigini, fischi alle orecchie, senso di malessere, svenimenti, ed il torace comincerà ad espandersi e a contrarsi affannosamente. È risaputo infatti che lo sportivo non deve assolutamente fumare in quanto più di ogni altro ha bisogno di ossigeno.
Se apriamo la gabbia toracica di un uomo morto, che in vita era un forte fumatore, vediamo che il colore dei suoi polmoni da rosa che era inizialmente, ora sarà diventato grigio, con tanti punticini neri che indicano il deposito di catrame (ricordiamo che il catrame viene usato per ricoprire le strade) nella parete alveolare. Una volta che il catrame si è depositato nel polmone, non viene più eliminato. Oltre alla sigaretta, un'altra causa del depositarsi di catrame nel polmone è il fumo della città , che giornalmente ci circonda. Come abbiamo visto, il catrame depositato non si elimina, però, se si interrompe il fumo, si arresta anche l'ulteriore arrivo di catrame nel polmone e col passare del tempo l'organismo si adatta al danno cercando di compensarlo. Se si continua a fumare, invece, il danno si aggraverà sempre di più con impossibilità da parte del polmone di controbilanciarla.
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