Sezione: Alimentazione

Il digiuno è utilizzato come coadiuvante nella cura delle malattie più varie ma è da praticarsi solo sotto stretto controllo medico

Il digiuno è utilizzato come coadiuvante nella cura delle malattie più varie ma è da praticarsi solo sotto stretto controllo medico É uno dei metodi terapeutici più antichi che l'uomo conosca. Da sempre è impiegato come terapia naturale per disintossicare l'organismo e liberarlo dai veleni che vi si sono accumulati. La funzione del digiuno, a cui è riconosciuto un ruolo assai importante nell'ambito della medicina naturale, è infatti quella di frenare l'assimilazione in modo da sospendere l'introduzione di nuovi elementi tossici e mettere in grado l'organismo di dedicarsi totalmente alla funzione catabolica o di eliminazione. Un normale trattamento di digiuno prevede il succedersi di due fasi: la prima dura tre-quattro giorni, ed è la più spiacevole sia perché il paziente soffre la fame, sia per la presenza di sgraditi effetti secondari: vomito, diarrea, etc. Sono segnali che devono essere interpretati positivamente poiché indicano come l'eliminazione massiccia di sostanze tossiche stia realmente avvenendo. La seconda, che comincia di solito dopo il quarto giorno, si ha quando l'organismo comincia a intaccare sistematicamente le proprie riserve, con priorità  sui depositi di grassi.

Dura in media tra i venti e i trenta giorni e viene sospesa quando l'organismo mostra di avere esaurito le riserve e si prepara ad aggredire i tessuti nobili. A differenza della prima, questa seconda fase non comporta depressione né indebolimento ma, al contrario, benessere e lucidità . Il trattamento del digiuno è utilizzato come coadiuvante nella cura delle malattie più varie, dai disturbi circolatori ad alcuni tipi di malattie nervose, dalle affezioni degli organi digestivi a quelle dell'apparato respiratorio. Tra le funzioni collaterali, questo metodo terapeutico serve ad aumentare le energie fisiche, a ringiovanire le cellule e i tessuti, ad aumentare la capacità  respiratoria, a favorire la capacità  di concentrazione e quella di ideazione.

Normalmente innocua, la pratica del digiuno impone però alcune precauzioni, come quella di sottoporsi a questo trattamento solo sotto stretto controllo medico e quella di non assumere medicinali durante il periodo di digiuno. L'organismo infatti, reso più sensibile dal trattamento, può risentire in modo drammatico della tossicità  dei farmaci.

Autore: Redazione Medicina33.com