I disturbi causati dalla pleuriti sono diversi a seconda del tipo di pleurite, cioè se secca o umida, acuta o cronica.
Le pleuriti sono infiammazioni della pleura, cioè di quella membrana sierosa a due foglietti che riveste la superficie dei polmoni. Pur comparendo a tutte le età , sia negli uomini sia nelle donne, questa malattia colpisce in prevalenza il sesso maschile in età giovane. I disturbi generali consistono in tosse, dolori in un punto del torace, febbre elevata. A questi se ne accompagnano molti altri secondo il tipo di pleurite, cioè se secca o umida, acuta o cronica. L'origine del male è quasi sempre su base microbica, ossia infettiva, anche se si conoscono pleuriti asettiche o amicrobiche. L'insorgenza è spesso favorita da raffreddamento.
PLEURITE SECCA
É l'infiammazione della membrana sierosa che avvolge i polmoni (pleura) senza dare luogo a formazione di liquido (essudato). Si manifesta spesso in modo acuto, con febbre elevata, dolori intensi al torace, tosse secca insistente e dolorosa, respirazione frequente, quasi affannosa. All'esame auscultatorio del torace si percepisce il classico sfregamento pleurico, cioè uno scricchiolio dovuto, durante i movimenti respiratori, allo sfregamento dei due foglietti della pleura, che normalmente scivolano l'uno sull'altro senza rumore. Le cause della malattia sono sempre da ricercarsi in eventi patologici passati, ossia tubercolosi polmonare, ascessi o disturbi di organi vicini (cuore, fegato), malattie infettive o generalizzate come il reumatismo articolare acuto. La pleurite secca, se non degenera nella forma umida, guarisce in genere dopo 2-3 settimane.
PLEURITE SIERO-FIBRINOSA
E l'infiammazione della pleura in forma acuta con formazione di liquido nel cavo pleurico. I sintomi principali sono febbre alta, tosse molto dolorosa, stanchezza, dimagramento, difficoltà di respirazione. Questa è dovuta non solo alle trafitture dolore provocate dallo sforzo della tosse (specie nei primi giorni) ma anche allo schiacciamento del polmone da parte della sacca pleurica nella quale si è raccolto l'essudato. Con l'evolversi della malattia, l'essudato si riassorbe, la febbre, la tosse, i dolori e gli altri disturbi scompaiono progressivamente mentre le urine si fanno più abbondanti. Secondo la gravità e la resistenza organica del malato, la malattia scompare in genere in qualche mese. Le cause sono sempre da ricercarsi in malattie precedenti che abbiano interessato i polmoni oppure che abbiano compromesso lo stato generale. più spesso si tratta di una complicanza di una pleurite secca.La ricerca delle cause deve essere distinta in natura tubercolare o non tubercolare e precedenti malattie come polmoniti, broncopolmoniti, ascessi polmonari, bronchiectasie, angina, pericardite.
PLEURITE PURULENTA
Detta anche empiema è una infiammazione acuta o cronica della pleura con versamento di liquido torbido e purulento. Il quadro clinico riassume tutti i disturbi della classica pleurite, cioè febbre, tosse, dolori al torace, spossatezza e perdita di peso. Si deve pensare ad una forma purulenta quando il liquido della sacca pleurica non si riassorbe facilmente e quando i disturbi generali, sia tossici sia funzionali, si fanno più intensi. Compaiono sudorazione profusa, tachicardia, i dolori al torace divengono più acuti e ribelli. La malattia, prima di giungere alla risoluzione, si protrae per vari mesi.
PLEURITE CRONICA
É un'infiammazione permanente della pleura, dovuta a forme infiammatorie precedenti. Se è presente una modica quantità di liquido, l'origine è spesso di natura tubercolare; l'ispessimento o l'accollamento dei due foglietti pleurici sono invece esiti di precedenti fatti infiammatori. Nel soggetto colpito si manifestano dolori al torace e una sensazione di impedimento alla respirazione dovuta alla impossibilità dei foglietti pleurici di scivolare normalmente l'uno sull'altro. Nelle pleuriti croniche estese l'insufficienza respiratoria è molto marcata e può comparire la cianosi. Alla visita medica si riscontrano diminuzione della massa muscolare del torace, deformazioni, retrazioni, flessione laterale della colonna vertebrale (scoliosi). Fattori determinanti della pleurite cronica sono sempre disturbi polmonari preesistenti, malattie degli organi periferici (cuore, fegato, ecc.) oppure un lento sviluppo dell'accollamento dei foglietti pleurici.
Autore: Redazione Medicina33.com
PLEURITE SECCA
É l'infiammazione della membrana sierosa che avvolge i polmoni (pleura) senza dare luogo a formazione di liquido (essudato). Si manifesta spesso in modo acuto, con febbre elevata, dolori intensi al torace, tosse secca insistente e dolorosa, respirazione frequente, quasi affannosa. All'esame auscultatorio del torace si percepisce il classico sfregamento pleurico, cioè uno scricchiolio dovuto, durante i movimenti respiratori, allo sfregamento dei due foglietti della pleura, che normalmente scivolano l'uno sull'altro senza rumore. Le cause della malattia sono sempre da ricercarsi in eventi patologici passati, ossia tubercolosi polmonare, ascessi o disturbi di organi vicini (cuore, fegato), malattie infettive o generalizzate come il reumatismo articolare acuto. La pleurite secca, se non degenera nella forma umida, guarisce in genere dopo 2-3 settimane.
PLEURITE SIERO-FIBRINOSA
E l'infiammazione della pleura in forma acuta con formazione di liquido nel cavo pleurico. I sintomi principali sono febbre alta, tosse molto dolorosa, stanchezza, dimagramento, difficoltà di respirazione. Questa è dovuta non solo alle trafitture dolore provocate dallo sforzo della tosse (specie nei primi giorni) ma anche allo schiacciamento del polmone da parte della sacca pleurica nella quale si è raccolto l'essudato. Con l'evolversi della malattia, l'essudato si riassorbe, la febbre, la tosse, i dolori e gli altri disturbi scompaiono progressivamente mentre le urine si fanno più abbondanti. Secondo la gravità e la resistenza organica del malato, la malattia scompare in genere in qualche mese. Le cause sono sempre da ricercarsi in malattie precedenti che abbiano interessato i polmoni oppure che abbiano compromesso lo stato generale. più spesso si tratta di una complicanza di una pleurite secca.La ricerca delle cause deve essere distinta in natura tubercolare o non tubercolare e precedenti malattie come polmoniti, broncopolmoniti, ascessi polmonari, bronchiectasie, angina, pericardite.
PLEURITE PURULENTA
Detta anche empiema è una infiammazione acuta o cronica della pleura con versamento di liquido torbido e purulento. Il quadro clinico riassume tutti i disturbi della classica pleurite, cioè febbre, tosse, dolori al torace, spossatezza e perdita di peso. Si deve pensare ad una forma purulenta quando il liquido della sacca pleurica non si riassorbe facilmente e quando i disturbi generali, sia tossici sia funzionali, si fanno più intensi. Compaiono sudorazione profusa, tachicardia, i dolori al torace divengono più acuti e ribelli. La malattia, prima di giungere alla risoluzione, si protrae per vari mesi.
PLEURITE CRONICA
É un'infiammazione permanente della pleura, dovuta a forme infiammatorie precedenti. Se è presente una modica quantità di liquido, l'origine è spesso di natura tubercolare; l'ispessimento o l'accollamento dei due foglietti pleurici sono invece esiti di precedenti fatti infiammatori. Nel soggetto colpito si manifestano dolori al torace e una sensazione di impedimento alla respirazione dovuta alla impossibilità dei foglietti pleurici di scivolare normalmente l'uno sull'altro. Nelle pleuriti croniche estese l'insufficienza respiratoria è molto marcata e può comparire la cianosi. Alla visita medica si riscontrano diminuzione della massa muscolare del torace, deformazioni, retrazioni, flessione laterale della colonna vertebrale (scoliosi). Fattori determinanti della pleurite cronica sono sempre disturbi polmonari preesistenti, malattie degli organi periferici (cuore, fegato, ecc.) oppure un lento sviluppo dell'accollamento dei foglietti pleurici.
Autore: Redazione Medicina33.com