Sezione: Bellezza

I capelli si siedono a tavola con noi: perderli o tenerli dipende da cosa mettiamo nel piatto

I capelli si siedono a tavola con noi: perderli o tenerli dipende da cosa mettiamo nel piatto

Con l'arrivo dell'autunno si torna a parlare della salute dei capelli. E' notorio che siano una delle parti del corpo che maggiormente risente dell'arrivo della brutta stagione.  I capelli infatti non sono solo un’appendice del nostro corpo, i capelli sono vivi. Respirano, crescono cadono, e non basta nutrirli solo con creme e balsami. La prima forma di nutrizione è rappresentata dagli alimenti che consumiamo. Infatti i capelli mangiano il nostro stesso cibo. Ma non tutti gli alimenti sono funzionali al loro benessere, come spiega Angelo Labrozzi, farmacista, che collabora da anni con l’Università di Chieti nello studio della caduta dei capelli.

 

Il diradamento, l’indebolimento e la loro caduta, influenza ogni giorno il benessere di migliaia di persone. Una buona prevenzione inizia dagli alimenti che consumiamo a colazione, pranzo e cena.

 

I capelli non sono solo un’appendice del nostro corpo. I capelli sono vivi. Respirano, crescono muoiono e rinascono. Hanno bisogno di nutrimento quotidiano. Mangiano il nostro stesso cibo. Anzi è una parte del corpo dove arriva meno afflusso di sangue, quindi hanno bisogno di avere nutrimenti di grande qualità. Una dieta inadeguata, squilibrata oppure priva di nutrimenti essenziali infatti incide sui nostri capelli e sul loro benessere, rendendoli visibilmente spenti opachi e fragili. In alcuni casi, la mal nutrizione, o un abuso del cosiddetto cibo spazzatura, può contribuire al loro indebolimento e alla conseguente caduta. E anche se ad ogni cambio di stagione si torna a parlare degli hairlook che faranno tendenza, è necessario ricordarsi che il benessere dei capelli non è solo un fatto di estetica. E’ importate seguire una beauty routine quotidiana, ma non basta.
 “ Sia per la pelle sia per i capelli la salute passa attraverso i cibi che mettiamo nel piatto spiega il dottor Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti ed esperto nello studio della caduta dei capelli -  esistono 3 alimenti che mantengono in salute i nostri capelli: il salmone, importante fonte di Omega 3, favorisce il benessere del capello e della cute evitando che si disidrati, è ricco di vitamine del gruppo B, in particolare la biotina, che aiuta la ricrescita del capello, e contiene una buona dose di ferro, ingrediente che contribuisce al meccanismo che porta ossigeno ai nostri capelli e ai nostri tessuti; altro alimento da privilegiare sono le uova, consumandole una o due volte a settimana, possono nutrire i capelli e la cute, poiché contengono ferro e molte vitamine del gruppo B; il terzo alimento è la frutta, sia secca che fresca, in questo caso meglio se di stagione, come arance e kiwi, ricchi di vitamina C che rallenta l’invecchiamento del bulbo e la caduta dei capelli”.

Sebbene una corretta alimentazione e una vita sana siano due requisiti essenziali per la salute dei nostri capelli, tuttavia, in presenza di determinate patologie, carenze nutrizionali, periodi di forte stress o semplicemente di fronte al normale processo di invecchiamento, la sola dieta può non bastare.  E’ importante quindi ricorrere all’uso di integratori alimentari, che aiutano a mantenere in salute il cuoio del capelluto, compensano lo squilibrio di sostanze nutritive che altera il ciclo di crescita, supportano l’assorbimento di antiossidanti in grado di contrastare lo stress ossidativo e i radicali liberi che possono danneggiare i capelli.

In questo ambito la scienza ha individuato che le sostanze che possono contribuire a ridurre la caduta dei capelli, presenti negli integratori, variano dalle 12 alle 14, “Attualmente in commercio sono presenti diversi integratori validi – afferma il dottor Labrozzi, ideatore del Metodo di Nardo – però per la mia esperienza molte volte sono sufficienti solo una parte di queste sostanze. Immaginiamo la capsula, al cui interno ci sono tutte le sostanze benefiche, come se fosse un carrello. Ne esistono di varie grandezze, in uno troppo piccolo non entra tutto ciò che serve, uno troppo grande hai difficoltà a passare tra le corsie, quindi a livello di capienza, l’ideale è il carrello medio. La stessa cosa vale per la capsula, se troppo grande, diventa difficile da ingerire. Ora Immaginiamo di poter decidere cosa inserire nel carrello, però, siamo vincolati dalla grandezza del carrello scelto. Pensiamo alle sostanze degli integratori come a dei palloni da calcio. Nel carrello possiamo metterne tre. Possiamo anche aumentare il numero dei palloni, però andrà diminuita la loro dimensione. Per farlo i palloni vanno trasformati in palline da tennis. Ma la quantità di ogni ingrediente cambia tra il pallone e la pallina. Questo per spiegare cosa accade quando in una sola capsula sono presenti tutte le sostanze, il dosaggio di ciascuna si abbassa e non permette di raggiungere il quantitativo necessario per avere l'effetto desiderato. Ciò nonostante, a causa di pubblicità ingannevoli, molte persone pensano che un integratore con più componenti sia più completo e quindi migliore. Invece è solo meno concentrato, quindi meno efficace.

Trattare il problema della caduta dei capelli con un approccio generalista, può essere pericoloso. Sicuramente ci sono fattori quali stress, alterazioni ormonali o del metabolismo, una errata alimentazione oppure lo sviluppo eccessivo di radicali liberi, che possano effettivamente influenzare negativamente la crescita del capello, portando inevitabilmente alla sua perdita. Ma ogni caso è a sé e come tale va considerato. “Partendo da tale presupposto, il Metodo di Nardo, ottenuto da studi, esperimenti ed evidenze scientifiche, prima di qualsiasi intervento prevede l’analisi della struttura e delle diverse fasi di crescita del capello così come delle sue abitudini quotidiane, al fine di capire le cause del deterioramento del cuoio capelluto e quindi provare a porvi rimedio con un integratore naturale specifico, senza ricorrere a interventi chirurgici invasivi e medicinali”, spiega il dott.re Labrozzi.

I capelli non hanno solo un valore ornamentale. La storia lo insegna. Celebre è la figura di Sansone che perdendo i suoi capelli, tagliati a tradimento da Dalila, viene privato della sua forza di semi dio. I capelli hanno un potere evocativo ed allegorico, sono simbolo di fertilità, virilità, sensualità. In alcuni popoli del passato, come gli antichi Greci, erano sinonimo di nobiltà, tant’è che agli schiavi e alle adultere veniva imposta la rasatura. I capelli possono incidere sulla nostra autostima, condizionando in maniera significativa il modo di relazionarci con noi stessi e con il prossimo. Infatti, un problema di caduta o un diradamento, possono generare sofferenza e senso di disagio. I capelli possono essere la proiezione del nostro inconscio e rappresentare un preciso stato emotivo, soprattutto nelle donne, che attraverso un nuovo look, taglio o colore, in molti casi esprimono il desiderio di cambiamento, di rottura con il passato, ed il passaggio da una nuova fase della vita. Esiste addirittura un fenomeno chiamato Breakup haircut, che fa coincidere la fine di una storia d’amore con un nuovo taglio di capelli.

Valeria Pomponi



Autore: Redazione Medicina33.com