Guida Completa all'Epilessia: Riconoscere i Sintomi e Scoprire le cause.
Cos'è l'Epilessia?
Esistono numerose forme di epilessia, ciascuna con sintomi caratteristici. Indipendentemente dalla forma, la malattia deriva da un problema funzionale nel sistema di comunicazione delle cellule nervose del cervello. Normalmente, queste cellule comunicano inviando piccoli segnali elettrici avanti e indietro. In alcune persone affette da epilessia, i segnali che provengono da un gruppo di cellule nervose diventano troppo intensi, travolgendo le parti vicine del cervello. Questa scarica elettrica improvvisa ed eccessiva determina il comportamento noto come attacco epilettico. L'attacco può assumere diverse forme, secondo la posizione e l'estensione della zona di tessuto cerebrale interessata. Non si sa ancora cosa provochi l'alterazione del sistema di comunicazione del cervello o perché essa si verifichi ricorrentemente in alcune persone. Studi hanno dimostrato che circa 2 epilettici su 3 non presentano difetti strutturali accertabili nel cervello. Per il terzo rimanente, l'affezione può essere attribuita a un disturbo di base, come una lesione cerebrale alla nascita, un grave danno alla testa o un'infezione dei tessuti cerebrali. Raramente, specialmente se l'epilessia si manifesta per la prima volta in età adulta, può essere provocata da un tumore al cervello.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo di base dell'epilessia è rappresentato da una breve fase anormale di comportamento, nota comunemente come attacco o convulsione. È importante notare che un singolo episodio non indica necessariamente epilessia; per definizione, gli attacchi epilettici sono ricorrenti. Fra le numerose forme della malattia, due tipi principali sono il piccolo e il grande male.
Il piccolo male
È una malattia dell'infanzia che normalmente scompare dopo la tarda adolescenza. Se un bambino improvvisamente ruota gli occhi per qualche secondo (fino a mezzo minuto), interrompendo qualsiasi attività, potrebbe soffrire di questa forma di epilessia. Durante l'intervallo di vuoto, il paziente non si rende conto di ciò che sta avvenendo, e potrebbe esserci qualche scuotimento della testa o del braccio, ma i bambini affetti da piccolo male di solito non cadono a terra. Dopo l'attacco, continuano a fare ciò che stavano facendo come se nulla fosse accaduto.
Il grande male
Il sintomo più caratteristico è rappresentato da un attacco in cui il paziente, privo di conoscenza, cade a terra. Il corpo si irrigidisce e può contrarsi o scuotersi in maniera incontrollabile. Questo attacco può durare diversi minuti ed è seguito da un periodo di sonno profondo o confusione mentale. Alcuni pazienti possono perdere il controllo della vescica durante l'attacco.
Molti pazienti avvertono un segnale di allerta, noto come "aura", prima di perdere conoscenza. Questo può essere un senso di tensione o altre sensazioni non ben definite, oppure odori sgradevoli, suoni particolari, visione distorta o altre strane sensazioni fisiche. Riconoscere la propria aura può aiutare a prevenire incidenti gravi.
Altri tipi di epilessia
- **Epilessia focale**: Inizia con una contrazione incontrollabile di una piccola parte del corpo, che può diffondersi gradualmente.
- **Epilessia del lobo temporale**: È caratterizzata da un'aura di pochi secondi seguita da comportamenti insoliti come scoppi di ira o risa incontenibile, e strani movimenti della bocca.
Quanto è frequente il problema?
In Italia, le ricerche mediche dimostrano che circa 1 persona su 200 è epilettica. La malattia sembra comparire in diversi membri della stessa famiglia e colpisce entrambi i sessi in modo simile. Il piccolo male si verifica solo nei bambini, e l'epilessia in generale è più comune nei bambini che negli adulti, in parte perché in alcuni casi la malattia scompare prima dei 20 anni. Gli attacchi febbrili isolati, molto comuni nei bambini, non sono considerati epilettici. L'epilessia focale è più frequente negli adulti di mezza età e negli anziani.
Quali sono i rischi?
Fortunatamente, la moderna farmacoterapia controlla la maggior parte delle forme di epilessia, e gli epilettici possono condurre una vita quasi normale. Tuttavia, attacchi occasionali possono avvenire in momenti pericolosi, come mentre si guida un'automobile o si manovrano macchinari pericolosi. In Italia, la patente di guida non viene concessa agli epilettici, mentre in altri paesi, come la Gran Bretagna, è concessa se il paziente non ha avuto attacchi per almeno 3 anni ed è sotto trattamento. Anche in posti sicuri, un attacco epilettico può causare incidenti, come morsicature della lingua o contatti pericolosi con oggetti acuminati. Convulsioni incontrollate ricorrenti possono causare danni cerebrali permanenti, ma il trattamento efficace ha reso questo rischio estremamente raro.
Che cosa fare?
Se sospettate che un familiare possa essere epilettico, consultate un medico per una completa descrizione delle convulsioni e dei dettagli relativi alla loro frequenza. Se non vi sono state recenti malattie o lesioni che possano giustificare gli attacchi, il medico probabilmente diagnosticherà epilessia basandosi sui sintomi descritti. Potrebbe essere necessario un elettroencefalogramma (EEG) per confermare la diagnosi e, se necessario, ulteriori esami come radiografie, esami del sangue o una TAC.
Qual è il trattamento?
Auto-aiuto
Se un familiare è affetto da epilessia e assume farmaci, assicuratevi che vengano presi esattamente come prescritto. Cercate di mettervi in contatto con associazioni locali per la lotta contro l'epilessia, che offrono consigli e assistenza. Richiedete medagliette o targhette che indicano lo stato di epilettico e portatele sempre con voi. Non vergognatevi di informare i vostri compagni di scuola o di lavoro sulla vostra condizione, poiché la consapevolezza può ridurre lo spavento e aiutare in caso di emergenze.
Intervento medico
L'epilessia non può essere guarita, tranne in casi rari di epilessia causata da danni cerebrali curabili, tumori o infezioni. Tuttavia, l'uso regolare e appropriato di farmaci anticonvulsivanti previene gli attacchi. Circa un terzo degli epilettici vede una riduzione o cessazione degli attacchi con l'età, e il trattamento può essere adattato di conseguenza. Gli anticonvulsivanti possono avere effetti collaterali, quindi è importante seguire le prescrizioni e fare controlli regolari. Se necessario, il medico può modificare la dose o cambiare il farmaco. Inoltre, eventuali condizioni sottostanti devono essere trattate.
Come aiutare durante un attacco
Se qualcuno ha un attacco di epilessia, guida il paziente verso un luogo sicuro se necessario. Durante un attacco di grande male, evita di muovere la persona a meno che non sia in pericolo immediato. Sposta gli oggetti vicini e, se l'attacco dura più di 3 minuti o si verifica un altro attacco subito dopo, cerca assistenza medica. Dopo un attacco, lascia che la persona si risvegli naturalmente in un ambiente tranquillo. Evita di forzare oggetti tra i denti del paziente, poiché può causare danni.
Autore: Redazione Medicina33.com