Esistono diverse forme di schizofrenia, a seconda del sintomo predominante.
Parlando di schizofrenia (letteralmente "mente scissa") si pensa spesso a una personalità doppia, spaccata in due. Invece è più esatto definirla come una forma di disorganizzazione del normale modo di pensare e di sentire. Probabilmente è causata dal cattivo funzionamento di certe cellule cerebrali. I sintomi compaiono in genere nella fase di passaggio dall'adolescenza alla maturità , talora scatenati da gravissimi stress mentali. La malattia è inguaribile, ma gli attacchi sono sporadici e di solito provocati da gravi scosse emotive.
Quali sono i sintomi? Un attacco ha inizio con un distacco graduale (o a volte improvviso) dalla normalità . Il malato può diventare sempre più incoerente nel parlare, e incapace di seguire una semplice conversazione. L'attacco è spesso subitaneo, ma in genere l'insorgenza è cosi graduale che è difficile dire quando compaiono i primi sintomi psicotici. Tra questi citiamo alterazioni intellettive ed emotive, talora disturbi motori I processi mentali dello schizofrenico sono a volte cosi disturbati che i pensieri non hanno una successione logica e le associazioni tra essi appaiono strane e sconnesse. Il malato può avere un "blocco" mentale: vi è un'improvvisa assenza di pensiero, la mente sembra fermarsi e restare vuota; o può esservi una specie di germinazione intellettiva. con asserzioni improvvise che scaturiscono spontaneamente ma sembrano collocate nella mente di chi le fa da qualche altra persona.Gli schizofrenici spesso credono che altri odano e "rubino" i loro pensieri. A volte temono di aver perso il controllo dei movimenti del corpo, oltre che dei pensieri, come se fossero marionette. Frequentemente credono di udire delle voci, in genere ostili. Meno comunemente, soffrono di allucinazioni relative a sensazioni fisiche, o credono che si dia loro cibo avvelenato. Col passar del tempo, i pazienti si costruiscono tutta una serie di convincimenti per dare un ordine al loro mondo di fantasia. A volte hanno esagerate dimostrazioni di felicità , di sconcerto o di disperazione. Possono ridere in momenti tristi, o piangere senza una ragione. Oppure possono apparire privi di ogni sentimento, cosi che diventa impossibile stabilire con loro un rapporto emotivo. Possono esservi disordini dei movimenti, irrigidimento dei muscoli, strane posizioni (per esempio su una gamba sola) mantenute per ore.Esistono diverse forme di schizofrenia, a seconda del sintomo predominante, ma la sola distinzione pratica che viene fatta oggi dai medici è tra la forma paranoide e le altre. Il sintomo principale della schizofrenia paranoide è un atteggiamento di sospetto e di risentimento costanti da parte del malato. ossessionato dalla paura di avere nemici che congiurano per distruggerlo.
Quanto frequente il problema? La maggior parte dei pazienti giovani e di mezza età inalati mentali sono affetti da schizofrenia". dica 1 persona su 100 soffre di disturbi di tipo schizofrenico più o meno lievi. Alla malattia vanno soggetti uomini e donne nella stessa misura. Nei pazienti di mezza età o più anziani. il tipo più comune di schizofrenia è quella paranoide.L'alterazione del chimismo cerebrale che sottostà alla schizofrenia può essere ereditata; ma anche se ha un certo carattere familiare, non è detto che tutti i membri di una famiglia debbano soffrire di attacchi di schizofrenia. Tuttavia, è possibile che parecchi abbiano una "personalità schizoide" (cioè una tendenza all'introversione) o una "personalità paranoide" (cioè una tendenza all'ipersensibilità e alla sospettosità ). Chi ha un genitore schizofrenico, ha il 30% di probabilità di avere una personalità schizoide o paranoide, ma soltanto il 15% di probabilità di diventare uno schizofrenico. Anche se entrambi i genitori sono schizofrenici, vi è il 50% di possibilità di sfuggire alla malattia.
Quali sono i rischi?Durante gli attacchi gravi, lo schizofrenico può far male a sà© o agli altri, o può tentare il suicidio. É perciò opportuno, anzi necessario, che una persona affetta da tale grave malattia psichica sia tenuta costantemente sotto attenta, anche se discreta e non vessatoria, vigilanza da parte di persone competenti, o almeno sufficientemente istruite.
Che cosa fare?Se avete ragione di temere che un vostrofamiliare sia schizofrenico, persuadetelo afarsi visitare da uno specialista. può non essere facile. Chi sta avviandosi verso la malattia mentale spesso rifiuta l'evidenza. Anche coloro che si rendono conto che qualcosa non va hanno paura d'esser "buttati da parte". Ma l'assistenza medica è vitale. Non lasciate mai soli pazienti che appaiono sovreccitati o comunque in crisi. La presenza di un parente o di un amico che li rassicuri, e che badi a che non si facciano del male. è indispensabile fino all'arrivo del personale medico. Chi manifesta sintomi di schizofrenia è ricoverato in ospedale per un periodo di osservazione, durante il quale si fanno esami per accertare che non siano dovuti a una malattia organica come un tumore cerebrale .
Quale è il trattamento?I casi gravi vanno trattati in ospedale. Disolito la cura richiede farmaci, psicoterapia eriabilitazione.I tarmaci più efficaci sono i tranquillanti, in dosi sufficienti per rimediare alle alterazioni del chimismo cerebrale. Col diminuire dei sintomi, si riducono le dosi e in genere, finita la fase acuta, i farmaci sono sospesi. Alcuni pazienti, però. hanno bisogno di farmaci per lunghi periodi, in compresse o mediante iniezioni praticate ogni 2-4 settimane. Alcuni abbisognano anche di farmaci antidepressivi', in rari casi, può rendersi necessario l'elettroshock.Le tecniche psicoterapiche variano, ma lo scopo è uno: aiutare il paziente a capire, per evitarli, gli stress che hanno scatenato l'attacco. La fase finale della cura è la riabilitazione, affinchè il paziente recuperi capacità e comportamento normali. Nella prima fase. gli schizofrenici sono in genere sottoposti a terapia occupazionale. Man mano che migliorano, vengono posti in situazioni e attività sempre più complesse fino a raggiungere il livello di pressione cui l'individuo è sottoposto nel mondo esterno. Nel corso del trattamento, il paziente è inviato sempre più frequentemente a casa. Dimesso, sarà controllato attraverso visite ambulatoriali. Alcuni riescono a riprendere il lavoro abituale mentre sono ancora sotto cura, e ciò in genere facilita la cura stessa.
Quali le prospettive a lungo termine? Molti si riprendono da un attacco di schizofrenia in modo che consente loro il ritorno una vita relativamente normale. Ma sono esposti a nuovi attacchi se devono affrontare stress eccessivi. In alcuni lo stato patologico diventa cronico: costoro sono sempre rinchiusi in se stessi, non rispondono a sollecitazioni esterne, ma con l'aiuto costante di farmaci adatti riescono di norma a evitare il ripetersi di attacchi gravi.
Autore: Redazione Medicina33.com
Quali sono i sintomi? Un attacco ha inizio con un distacco graduale (o a volte improvviso) dalla normalità . Il malato può diventare sempre più incoerente nel parlare, e incapace di seguire una semplice conversazione. L'attacco è spesso subitaneo, ma in genere l'insorgenza è cosi graduale che è difficile dire quando compaiono i primi sintomi psicotici. Tra questi citiamo alterazioni intellettive ed emotive, talora disturbi motori I processi mentali dello schizofrenico sono a volte cosi disturbati che i pensieri non hanno una successione logica e le associazioni tra essi appaiono strane e sconnesse. Il malato può avere un "blocco" mentale: vi è un'improvvisa assenza di pensiero, la mente sembra fermarsi e restare vuota; o può esservi una specie di germinazione intellettiva. con asserzioni improvvise che scaturiscono spontaneamente ma sembrano collocate nella mente di chi le fa da qualche altra persona.Gli schizofrenici spesso credono che altri odano e "rubino" i loro pensieri. A volte temono di aver perso il controllo dei movimenti del corpo, oltre che dei pensieri, come se fossero marionette. Frequentemente credono di udire delle voci, in genere ostili. Meno comunemente, soffrono di allucinazioni relative a sensazioni fisiche, o credono che si dia loro cibo avvelenato. Col passar del tempo, i pazienti si costruiscono tutta una serie di convincimenti per dare un ordine al loro mondo di fantasia. A volte hanno esagerate dimostrazioni di felicità , di sconcerto o di disperazione. Possono ridere in momenti tristi, o piangere senza una ragione. Oppure possono apparire privi di ogni sentimento, cosi che diventa impossibile stabilire con loro un rapporto emotivo. Possono esservi disordini dei movimenti, irrigidimento dei muscoli, strane posizioni (per esempio su una gamba sola) mantenute per ore.Esistono diverse forme di schizofrenia, a seconda del sintomo predominante, ma la sola distinzione pratica che viene fatta oggi dai medici è tra la forma paranoide e le altre. Il sintomo principale della schizofrenia paranoide è un atteggiamento di sospetto e di risentimento costanti da parte del malato. ossessionato dalla paura di avere nemici che congiurano per distruggerlo.
Quanto frequente il problema? La maggior parte dei pazienti giovani e di mezza età inalati mentali sono affetti da schizofrenia". dica 1 persona su 100 soffre di disturbi di tipo schizofrenico più o meno lievi. Alla malattia vanno soggetti uomini e donne nella stessa misura. Nei pazienti di mezza età o più anziani. il tipo più comune di schizofrenia è quella paranoide.L'alterazione del chimismo cerebrale che sottostà alla schizofrenia può essere ereditata; ma anche se ha un certo carattere familiare, non è detto che tutti i membri di una famiglia debbano soffrire di attacchi di schizofrenia. Tuttavia, è possibile che parecchi abbiano una "personalità schizoide" (cioè una tendenza all'introversione) o una "personalità paranoide" (cioè una tendenza all'ipersensibilità e alla sospettosità ). Chi ha un genitore schizofrenico, ha il 30% di probabilità di avere una personalità schizoide o paranoide, ma soltanto il 15% di probabilità di diventare uno schizofrenico. Anche se entrambi i genitori sono schizofrenici, vi è il 50% di possibilità di sfuggire alla malattia.
Quali sono i rischi?Durante gli attacchi gravi, lo schizofrenico può far male a sà© o agli altri, o può tentare il suicidio. É perciò opportuno, anzi necessario, che una persona affetta da tale grave malattia psichica sia tenuta costantemente sotto attenta, anche se discreta e non vessatoria, vigilanza da parte di persone competenti, o almeno sufficientemente istruite.
Che cosa fare?Se avete ragione di temere che un vostrofamiliare sia schizofrenico, persuadetelo afarsi visitare da uno specialista. può non essere facile. Chi sta avviandosi verso la malattia mentale spesso rifiuta l'evidenza. Anche coloro che si rendono conto che qualcosa non va hanno paura d'esser "buttati da parte". Ma l'assistenza medica è vitale. Non lasciate mai soli pazienti che appaiono sovreccitati o comunque in crisi. La presenza di un parente o di un amico che li rassicuri, e che badi a che non si facciano del male. è indispensabile fino all'arrivo del personale medico. Chi manifesta sintomi di schizofrenia è ricoverato in ospedale per un periodo di osservazione, durante il quale si fanno esami per accertare che non siano dovuti a una malattia organica come un tumore cerebrale .
Quale è il trattamento?I casi gravi vanno trattati in ospedale. Disolito la cura richiede farmaci, psicoterapia eriabilitazione.I tarmaci più efficaci sono i tranquillanti, in dosi sufficienti per rimediare alle alterazioni del chimismo cerebrale. Col diminuire dei sintomi, si riducono le dosi e in genere, finita la fase acuta, i farmaci sono sospesi. Alcuni pazienti, però. hanno bisogno di farmaci per lunghi periodi, in compresse o mediante iniezioni praticate ogni 2-4 settimane. Alcuni abbisognano anche di farmaci antidepressivi', in rari casi, può rendersi necessario l'elettroshock.Le tecniche psicoterapiche variano, ma lo scopo è uno: aiutare il paziente a capire, per evitarli, gli stress che hanno scatenato l'attacco. La fase finale della cura è la riabilitazione, affinchè il paziente recuperi capacità e comportamento normali. Nella prima fase. gli schizofrenici sono in genere sottoposti a terapia occupazionale. Man mano che migliorano, vengono posti in situazioni e attività sempre più complesse fino a raggiungere il livello di pressione cui l'individuo è sottoposto nel mondo esterno. Nel corso del trattamento, il paziente è inviato sempre più frequentemente a casa. Dimesso, sarà controllato attraverso visite ambulatoriali. Alcuni riescono a riprendere il lavoro abituale mentre sono ancora sotto cura, e ciò in genere facilita la cura stessa.
Quali le prospettive a lungo termine? Molti si riprendono da un attacco di schizofrenia in modo che consente loro il ritorno una vita relativamente normale. Ma sono esposti a nuovi attacchi se devono affrontare stress eccessivi. In alcuni lo stato patologico diventa cronico: costoro sono sempre rinchiusi in se stessi, non rispondono a sollecitazioni esterne, ma con l'aiuto costante di farmaci adatti riescono di norma a evitare il ripetersi di attacchi gravi.
Autore: Redazione Medicina33.com