Sezione: Neurologia

Emicrania: Comprendere Sintomi e Cause

Emicrania: Comprendere Sintomi e Cause

Cos'è l'Emicrania?

Se soffrite di emicrania, avrete cefalee periodiche, generalmente insieme ad altri sintomi come nausea e disturbi della visione, che praticamente vi impediscono di lavorare per tutta la loro durata. Nonostante un'intensa ricerca medica, non sappiamo perché alcune persone sono particolarmente soggette a questi attacchi e non sappiamo cosa li provochi. Sembra che siano implicati certi fattori, almeno in molti casi. Per esempio, la predisposizione all'emicrania si verifica spesso in numerosi membri della stessa famiglia. Talvolta certi cibi, forse il formaggio, la cioccolata o il vino rosso, provocano attacchi di emicrania. Spesso vi è un rapporto fra le cefalee ricorrenti e il ciclo mestruale, lo stress o perfino la fase che precede il rilassamento dopo lo stress. Ma il vostro caso personale può apparire indipendente da questi fattori. Gli effetti di un attacco sono probabilmente dovuti al modo in cui le arterie che irrorano il cervello reagiscono ai fattori scatenanti di qualsiasi genere. Per qualche ragione, le arterie dapprima si restringono, poi si dilatano provocando un'alterazione del flusso sanguigno.

Quali sono i sintomi?

L'emicrania è fondamentalmente un'affezione in cui gravi cefalee sono precedute e accompagnate da altri sintomi. La natura di ogni attacco ricorrente varia da persona a persona, ma di solito vi è un periodo "di avviso" durante il quale vi sentite anormalmente stanchi e fuori fase. Questo periodo è seguito da nausea, vomito e talvolta diarrea. In tale situazione, una luce intensa può dar fastidio (fotofobia). Potete avere anche qualche disturbo visivo (di solito peggiore in un occhio) come un annebbiamento o una distorsione a zig-zag. I primi sintomi possono durare parecchie ore o anche qualche giorno. Quando si manifesta la cefalea, i sintomi premonitori tendono ad attenuarsi. Probabilmente avete un dolore intenso, che inizia a un lato della fronte ma gradualmente si diffonde, con una sensazione di pulsazione. Finché l'emicrania persiste, gli occhi possono essere iniettati di sangue e il viso appare pallido e chiaramente alterato. In qualche caso, il dolore si concentra fra il naso e l'occhio, che tendono entrambi a dolere. La durata di ogni attacco e dei periodi senza emicrania fra gli attacchi è variabile. I pazienti in genere soffrono di attacchi periodici. Per un certo tempo, gli attacchi si verificano per qualche giorno o per qualche settimana, poi vi è un periodo di riposo di qualche mese o anche di anni. I periodi non possono essere previsti, ma in generale potete prevedere la natura e la durata di ciascun attacco. Fra i sintomi meno comuni avvertiti da alcuni pazienti vi sono senso di intorpidimento o formicolio al braccio o lungo un lato del corpo, vertigini, ronzio alle orecchie e temporanea confusione mentale.

Quanto è frequente il problema?

L'emicrania è un'affezione comune; alcune stime indicano che ne soffre almeno 1 persona su 10. Le cefalee emicraniche raramente iniziano prima della pubertà, ma gli inesplicati dolori addominali ricorrenti in alcuni bambini sono talvolta un'indicazione che più avanti nella vita essi soffriranno di attacchi di emicrania. Solo raramente un primo attacco si verifica dopo i 40 anni. In effetti, alcuni pazienti vedono cessare i loro attacchi dopo la mezza età. Probabilmente soffrirete di emicrania se essa è piuttosto frequente nella vostra famiglia e se siete una donna; infatti 3 pazienti su 4 appartengono al sesso femminile.

Quali sono i rischi?

Sebbene l'emicrania provochi una notevole sofferenza, non è un disturbo pericoloso. In alcuni pazienti, un certo torpore, astenia o disturbi visivi diventano permanenti, ma si tratta di casi eccezionali.

Che cosa fare?

Se soffrite di gravi cefalee ricorrenti che non potete attenuare con analgesici semplici come l'aspirina o il paracetamolo, consultate il medico. Non esistono test diagnostici per stabilire se le cefalee siano dovute all'emicrania, ma il medico probabilmente potrà emettere una diagnosi in base alla vostra descrizione dei sintomi.

Qual è il trattamento?

Auto aiuto

Cercate di studiare obiettivamente la vostra forma; in particolare considerate dopo ogni attacco ciò che stavate facendo, pensando, sentendo, mangiando, ecc. prima dell'inizio dei sintomi. Potrete scoprire che in generale avete ecceduto nel consumo di formaggio, cioccolata o di qualche altro cibo prima di essere stati colpiti dalla cefalea. Quindi, se siete fortunati, potete prevenire ulteriori attacchi eliminando la sostanza responsabile dalle vostre abitudini alimentari, oppure potrete scoprire che gli attacchi si manifestano proprio dopo essere usciti da periodi di lavoro molto intenso o di stress. In tal caso, cercate di prendere le cose con minore impegno, evitate appuntamenti troppo ravvicinati e lasciate un certo margine per rilassarvi. Per alcune donne, la pillola anticoncezionale sembra essere un fattore che provoca le cefalee. Se avete cominciato a soffrire di emicrania quando avete preso la pillola, discutetene con il vostro medico. Cambiando la pillola o il metodo anticoncezionale potrete finalmente risolvere anche la vostra forma di emicrania. Una volta che avrete riconosciuto i primi segni che indicano la comparsa di un attacco, potrete difendervene. Nel momento in cui sospettate che possa iniziare un'emicrania, sciacquatevi il viso con acqua fresca, prendete due analgesici (aspirina o paracetamolo), sdraiatevi in una camera buia e rimanete così per 2 o 3 ore. Non preoccupatevi dell'emicrania durante queste ore, semplicemente rilassatevi, ascoltate un disco che vi piace (non leggete) o meditate.

Intervento medico

Anche se l'emicrania non può essere guarita, può però essere alleviata con i farmaci moderni. Dopo aver discusso della vostra malattia col medico, egli stabilirà il tipo di trattamento più adatto al vostro caso. Se la vostra emicrania non è molto intensa e non troppo frequente, è bene prendere farmaci che alleviano l'attacco dopo il suo inizio. Il medico può prescrivervi compresse, supposte o iniezioni che agiscono per restringere i vasi sanguigni, forse in associazione con antistaminici per evitare il vomito. Il medico può scegliere fra molti farmaci. La cosa importante per voi è che li prendiate soltanto se necessario e seguendo esattamente le prescrizioni del medico. Una dose eccessiva può provocare effetti collaterali spiacevoli, fra cui mal di testa anche peggiori dell'emicrania stessa. Il secondo tipo di trattamento consiste nella prevenzione, che è indicata per persone la cui emicrania è tanto grave e frequente da alterare considerevolmente la loro vita quotidiana. Esso consiste nell'assunzione continua di farmaci che permettano di evitare gli attacchi. In tal caso, piccole dosi normali di qualche anti-ipertensivo possono essere associate a un diuretico, a un leggero tranquillante o a un antidepressivo, per prevenire la comparsa di attacchi. Esistono molti preparati alternativi e il medico può aver bisogno di un periodo di prova per trovare il farmaco che sia più efficace per voi. Oggi si sta sperimentando un metodo naturale per alleviare o perfino prevenire l'emicrania. Esso si basa sul fatto che durante un attacco di emicrania la temperatura corporea della maggior parte delle persone si abbassa. Il metodo insegna a mantenere il controllo della temperatura mediante il rilassamento. I risultati sono soddisfacenti.



Autore: Redazione Medicina33.com