Conservazione dei farmaci
I farmaci presenti in casa vanno conservati preferibilmente tutti in un medesimo scaffaletto, irraggiungibile dai bambini e posto in un luogo asciutto, lontano da fontidi calore e buio al suo interno (quindi privo, a esempio, di ante a vetro): umidità , calore e luce possono infatti accelerare la degradazione dei medicamenti e favorire il loro inquinamento da parte di microrganismi .Alcuni medicinali tra i quali vaccini, sieri, ormoni, fermenti, estratti devono essere mantenuti a bassa temperatura; essi vanno conservati pertanto in frigorifero, preferibilmente nella parte meno fredda. Prima di utilizzare un farmaco conservato in casa, è necessario accertarsi che esso non sia scaduto; per far ciò occorre innanzitutto controllare la data di scadenza, che è sempre stampigliata sulla confezione (Etichette e foglietti illustrativi). Il periodo massimo di conservazione, a partire dalla data di preparazione (che viene anch'essa indicata sulla confezione), è di cinque anni.
Nel caso dei farmaci in cui il prelievo di una dose non sia indipendente da quello dell'altra (compresse in flacone, sciroppi, granulati, gocce, spray, colliri, pomate, eccetera) il periodo di validità tende a ridursi progressivamente, rispetto a quello indicato sulla confezione, in seguito all'uso: il motivo di ciò è nell'inquinamento del prodotto, con sostanze estranee o microrganismi, che viene provocato dallo stesso prelievo.I medicinali che vanno preparati al momento dell'uso come alcuni sciroppi, soluzioni iniettabili, colliri e così via in genere vengono formulati in questo modo perchè non si conserverebbero abbastanza a lungo se confezionati già pronti: per questo motivo essi non possono essere riutilizzati a distanza di troppo tempo dalla loro preparazione, e assumono, dopo questa, una scadenza molto più ravvicinata di quella indicata sulla confezione.Tutti i prodotti sterili siringhe monouso e garze, esempio sono soggetti a scadenza, la cui data è indicata sulla confezione;la sterilità viene comunque meno nel giro di pochi minuti appena l'incarto viene aperto o lacerato. Lo stesso vale per i preparati destinati a uso iniettabile: una volta aperta la fiala, o comunque il contenitore, la soluzione deve essere somministrata nel più breve tempo possibile, e mai può essere lasciata a se stessa, neanche dentro la siringa.Le gocce e gli spray per il naso non andrebbero riutilizzati già dopo una giacenza di poche settimane: il loro impiego è tale, infatti, che la contaminazione del contenitore è certa e massiccia, specie se l'impiego viene fatto in condizioni di malattia (raffreddori, esempio). Per lo stesso motivo l'uso di questi medicinali deve essere strettamente individuale.
Un piccolo accorgimento per valutare lo stato di conservazione dei farmaci che contengono acido acetilsalicilico (noto anche come aspirina) è quello di annusarli:se hanno odore di aceto è bene diffidarne.
Autore: Redazione Medicina33.com
Nel caso dei farmaci in cui il prelievo di una dose non sia indipendente da quello dell'altra (compresse in flacone, sciroppi, granulati, gocce, spray, colliri, pomate, eccetera) il periodo di validità tende a ridursi progressivamente, rispetto a quello indicato sulla confezione, in seguito all'uso: il motivo di ciò è nell'inquinamento del prodotto, con sostanze estranee o microrganismi, che viene provocato dallo stesso prelievo.I medicinali che vanno preparati al momento dell'uso come alcuni sciroppi, soluzioni iniettabili, colliri e così via in genere vengono formulati in questo modo perchè non si conserverebbero abbastanza a lungo se confezionati già pronti: per questo motivo essi non possono essere riutilizzati a distanza di troppo tempo dalla loro preparazione, e assumono, dopo questa, una scadenza molto più ravvicinata di quella indicata sulla confezione.Tutti i prodotti sterili siringhe monouso e garze, esempio sono soggetti a scadenza, la cui data è indicata sulla confezione;la sterilità viene comunque meno nel giro di pochi minuti appena l'incarto viene aperto o lacerato. Lo stesso vale per i preparati destinati a uso iniettabile: una volta aperta la fiala, o comunque il contenitore, la soluzione deve essere somministrata nel più breve tempo possibile, e mai può essere lasciata a se stessa, neanche dentro la siringa.Le gocce e gli spray per il naso non andrebbero riutilizzati già dopo una giacenza di poche settimane: il loro impiego è tale, infatti, che la contaminazione del contenitore è certa e massiccia, specie se l'impiego viene fatto in condizioni di malattia (raffreddori, esempio). Per lo stesso motivo l'uso di questi medicinali deve essere strettamente individuale.
Un piccolo accorgimento per valutare lo stato di conservazione dei farmaci che contengono acido acetilsalicilico (noto anche come aspirina) è quello di annusarli:se hanno odore di aceto è bene diffidarne.
Autore: Redazione Medicina33.com