Connessione Tra Temperature Basse ed Infezioni: Con un Calo di 5 Gradi, le Difese si Riducono del 50 per cento.
Un decremento di 5 gradi nella temperatura dei tessuti nasali interni, causato dalle gelide condizioni climatiche, emerge come fattore capace di ridurre del 50% l'efficacia del primo baluardo del nostro sistema immunitario contro virus e batteri.
Questo rivelatore dato proviene da una ricerca condotta da scienziati della Harvard Medical School e della Northeastern University, la cui analisi è stata recentemente pubblicata sul prestigioso Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Il Presidente Emerito della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell'Invecchiamento presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, spiega: "Le vie respiratorie umane si difendono attraverso il rilascio di miliardi di microscopiche vescicole extracellulari nel muco, le quali circondano e contrastano gli invasori prima che possano penetrare nel nostro organismo. Tuttavia, una diminuzione di soli 5 gradi della temperatura interna delle mucose nasali è sufficiente a neutralizzare e dimezzare l'efficacia della prima linea delle nostre difese immunitarie nel naso."
Il timore cresce ulteriormente in considerazione del repentino calo delle temperature previsto nei prossimi giorni nel nostro Paese, motivo di preoccupazione soprattutto per i geriatri della Sigg. Il Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria presso l'Università di Firenze, mette in guardia: "Sono particolarmente vulnerabili coloro che appartengono alle fasce più anziane della popolazione, dove i livelli di copertura vaccinale non hanno ancora raggiunto i parametri desiderabili, e chi non ha dedicato il necessario periodo di convalescenza per recuperare le proprie forze dopo l'aver contratto il virus."
Per proteggersi da questa vulnerabilità, i geriatri sottolineano l'importanza della vaccinazione e incoraggiano l'adozione di accorgimenti per mantenere una temperatura più elevata nelle prime vie respiratorie. Questo può includere l'utilizzo di abbigliamento adeguato, come sciarpe o mascherine, soprattutto per i soggetti più a rischio. Inoltre, Francesco Landi sottolinea: "Alimentazione sana, equilibrata e regolare attività fisica, integrate da specifici integratori, sempre sotto la supervisione del proprio medico, si rivelano fondamentali per contrastare questa vulnerabilità."
Autore: Redazione Medicina33.com