Come controlliamo il nostro appetito? Nuova frontiera per regolare l'obesità e i disturbi alimentari.
Come controlliamo il nostro appetito? La risposta potrebbe venire proprio da quegli insetti che spesso disprezziamo e tentiamo di liberarcene: le mosche, in particolare le mosche della frutta. Biologi dell'UC (University of California) di San Diego hanno identificato i meccanismi molecolari, scatenati dalla fame, nei suddetti insetti. In che modo? Si è osservato che si rafforzano le risposte del sistema nervoso verso l'olfatto, permettendo a questi insetti e, probabilmente ai vertebrati, incluso gli uomini, di diventare più abili ed efficaci nell'approvvigionamento del cibo. La scoperta dei cambiamenti neuronali che controllano l'olfatto che guida la ricerca del cibo nelle mosche, (saggio scientifico uscito sulla rivista scientifica Cell) potrebbe comportare nuove modalità di regolamento dell'appetito nell'uomo. Gli scienziati, somministrando sostanze farmacologiche che innalzano o minimizzano l'attività dei segnali chimici neuronali,chiamati neuropeptidi, rilasciate durante lo stato di fame, che incrementano il senso dell'olfatto,potrebbero essere in grado di diminuire la propensione tra le persone obese a mangiare a dismisura, quando incontrano determinati odori, se questo tipo di meccanismi molecolari esistono anche nell'organismo umano. Potrebbero altresì innalzare il livello di appetito tra le persone anziane e deboli con difficoltà alimentari. Inoltre, il metodo potrebbe essere utilizzato per migliorare l'allevamento degli animali agricoli o ridurre lo spreco di cibo.
Focus dello studio.
Lo studio è focalizzato su come il senso di fame moduli il processo olfattivo. I ricercatori sono rimasti sorpresi di come la modulazione della fame in relazione all'olfatto, si svolga nella periferia della corteccia cerebrale, perché la maggior parte della letteratura scientifica sulla regolazione dell'appetito, riguarda la funzione dell'ipotalamo. Nonostante si fossero già individuate dei neuropeptidi simili nel controllo del comportamento alimentare nei vertebrati, ad oggi, poco si sapeva di come queste molecole controllassero l'olfatto o il comportamento dell'organismo. Si era sperimentato che iniezioni di insulina (ormone che regola il livello di glucosio nel sangue) nell'ipotalamo, riducono la quantità di cibo ingerita, nei roditori per esempio, ma come l'insulina influenzi i circuiti olfattivi così da alterare il comportamento dell'organismo, non si era ben compreso. I ricercatori sono convinti che, osservando il meccanismo molecolare che permette alle mosche della frutta di migliorare la loro ricerca di cibo quando i loro livelli di insulina sono bassi, in seguito a un periodo di assenza di cibo, gli scienziati saranno in grado di comprendere nel dettaglio il processo.
Nuova frontiera per regolare l'obesità e i disturbi alimentari.
I ricercatori hanno utilizzato un sistema computerizzato per monitorare nel tempo le posizione delle mosche ben alimentate e quelle "in carestia" che girano intorno a una fonte di cibo. "Durante un periodo di 10 minuti di osservazione,i ricercatori annotano in un foglio: le mosche affamate trascorrano la maggior parte del loro tempo, camminando vicino alla fonte di cibo,mentre le mosche ben alimentate, vagano per tutta l'arena, preferendo il perimetro. Inoltre hanno rilevato che la rimozione chirurgica delle antenne, usate della mosche per il senso dell'olfatto, annullano la propensione delle mosche affamate a girovagare intorno alla fonte di cibo, così come accade, geneticamente, con la soppressione della produzione di recettori neuropetidi, di cui gli scienziati hanno riscontrato un incremento, in risposta al senso di fame o all'abbassamento dei livelli di insulina. Con l'uso di un microscopio a due fotoni, i ricercatori hanno scoperto che i cambiamenti del senso di fame dipendono dalla risposta olfattiva in specifici neuroni."La nozione che la modulazione della fame nel sistema olfattivo periferico sia collegato ai segnali dell'insulina comporta implicazioni potenziali per l'intervento terapeutico della tendenza all'obesità di un'elevata percentuale della popolazione" afferma Wang. Il suo team ha individuato il recettore dell'insulina Pl3K, il recettore neuropeptide F, modulato dai livelli di insulina, come potenziale target molecolare per il controllo dell'appetito nell'uomo e in altri vertebrati. Tuttavia sono necessari ulteriori ricerche per comprendere se. e in che misura, i livelli di insulina controllano la sensibilità olfattiva nell'uomo. "Apprendere come l'impatto dei circuiti neuronali olfattivi influenzino le scelte alimentari, è rilevante per una , migliore comprensione dei fattori che contribuiscono all'obesità e ai disturbi alimentari- aggiunge il prof. Wang. La ricerca è stata finanziata dal National Institute on Deafness and Other Communication Disorders (Istituto Nazionale sulla sordità e altri disordini della Comunicazione).
Ipotalamo: Regione del cervello che svolge un ruolo importante nel mantenimento dell' omeostasi, nel comportamento sessuale, nell'umore e in altre importanti funzioni dell'organismo. Anche se nell'uomo rappresenta meno dell'1% del volume totale del cervello, l'ipotalamo esercita importanti effetti sul sistema endocrino (i cui organi producono e secernono gli ormoni), sul sistema nervoso autonomo (che controlla le anioni involontarie) e sul sistema limbico, una parte del sistema nervoso ancora poco conosciuta che agisce sul comportamento.
Autore: Redazione Medicina33.com
Focus dello studio.
Lo studio è focalizzato su come il senso di fame moduli il processo olfattivo. I ricercatori sono rimasti sorpresi di come la modulazione della fame in relazione all'olfatto, si svolga nella periferia della corteccia cerebrale, perché la maggior parte della letteratura scientifica sulla regolazione dell'appetito, riguarda la funzione dell'ipotalamo. Nonostante si fossero già individuate dei neuropeptidi simili nel controllo del comportamento alimentare nei vertebrati, ad oggi, poco si sapeva di come queste molecole controllassero l'olfatto o il comportamento dell'organismo. Si era sperimentato che iniezioni di insulina (ormone che regola il livello di glucosio nel sangue) nell'ipotalamo, riducono la quantità di cibo ingerita, nei roditori per esempio, ma come l'insulina influenzi i circuiti olfattivi così da alterare il comportamento dell'organismo, non si era ben compreso. I ricercatori sono convinti che, osservando il meccanismo molecolare che permette alle mosche della frutta di migliorare la loro ricerca di cibo quando i loro livelli di insulina sono bassi, in seguito a un periodo di assenza di cibo, gli scienziati saranno in grado di comprendere nel dettaglio il processo.
Nuova frontiera per regolare l'obesità e i disturbi alimentari.
I ricercatori hanno utilizzato un sistema computerizzato per monitorare nel tempo le posizione delle mosche ben alimentate e quelle "in carestia" che girano intorno a una fonte di cibo. "Durante un periodo di 10 minuti di osservazione,i ricercatori annotano in un foglio: le mosche affamate trascorrano la maggior parte del loro tempo, camminando vicino alla fonte di cibo,mentre le mosche ben alimentate, vagano per tutta l'arena, preferendo il perimetro. Inoltre hanno rilevato che la rimozione chirurgica delle antenne, usate della mosche per il senso dell'olfatto, annullano la propensione delle mosche affamate a girovagare intorno alla fonte di cibo, così come accade, geneticamente, con la soppressione della produzione di recettori neuropetidi, di cui gli scienziati hanno riscontrato un incremento, in risposta al senso di fame o all'abbassamento dei livelli di insulina. Con l'uso di un microscopio a due fotoni, i ricercatori hanno scoperto che i cambiamenti del senso di fame dipendono dalla risposta olfattiva in specifici neuroni."La nozione che la modulazione della fame nel sistema olfattivo periferico sia collegato ai segnali dell'insulina comporta implicazioni potenziali per l'intervento terapeutico della tendenza all'obesità di un'elevata percentuale della popolazione" afferma Wang. Il suo team ha individuato il recettore dell'insulina Pl3K, il recettore neuropeptide F, modulato dai livelli di insulina, come potenziale target molecolare per il controllo dell'appetito nell'uomo e in altri vertebrati. Tuttavia sono necessari ulteriori ricerche per comprendere se. e in che misura, i livelli di insulina controllano la sensibilità olfattiva nell'uomo. "Apprendere come l'impatto dei circuiti neuronali olfattivi influenzino le scelte alimentari, è rilevante per una , migliore comprensione dei fattori che contribuiscono all'obesità e ai disturbi alimentari- aggiunge il prof. Wang. La ricerca è stata finanziata dal National Institute on Deafness and Other Communication Disorders (Istituto Nazionale sulla sordità e altri disordini della Comunicazione).
Ipotalamo: Regione del cervello che svolge un ruolo importante nel mantenimento dell' omeostasi, nel comportamento sessuale, nell'umore e in altre importanti funzioni dell'organismo. Anche se nell'uomo rappresenta meno dell'1% del volume totale del cervello, l'ipotalamo esercita importanti effetti sul sistema endocrino (i cui organi producono e secernono gli ormoni), sul sistema nervoso autonomo (che controlla le anioni involontarie) e sul sistema limbico, una parte del sistema nervoso ancora poco conosciuta che agisce sul comportamento.
Autore: Redazione Medicina33.com