Arteriosclerosi e Diabete : correlazione tra la quantità di zucchero consumato e l'aumento evidente delle malattie come l'arteriosclerosi .
II diabete rappresenta un disturbo del metabolismo degli zuccheri del corpo: la sua caratteristica più conosciuta è quella di accompagnarsi a un aumento di zucchero nel sangue e alla presenza di zucchero nelle urine.Sappiamo che la presenza di un certo quantitativo di zucchero nel sangue è indispensabile: questa quantità è variabile tra 0,70 e 1 g/1 e può oscillare temporaneamente in meno o in più rispettivamente se è aumentata la richiesta di zucchero da parte dei tessuti del corpo oppure se si sono ingerite abbondanti quantità di sostanze zuccherate. Questi scarti potrebbero diventare pericolosi se il tasso di zucchero nel sangue non fosse regolato da un meccanismo ormonale molto raffinato, rappresentato principalmente dall'insulina, che è un ormone prodotto dal pancreas, ghiandola situata nell'addome dietro lo stomaco.Un fatto molto importante è che un eccesso di zucchero alimentare viene trasformato in grassi e soprattutto in trigliceridi e colesterolo.
In ogni caso ogni volta che dello zucchero entra nell'organismo il pancreas secerne una quantità di insulina adeguata al quantitativo di zucchero ingerito e al peso del soggetto Questa secrezione può essere alterata in due modi:per ragioni ereditarie in base alle quali il pancreas non è adattato a secernere la quantità di insulina necessaria per stabilire una normale quantità di zuccheri nel sangue;per ragioni alimentari, allorchà© la quantità di zuccheri ingeriti con gli alimenti è troppo elevata, mentre la quantità di insulina secreta è insufficiente per cui si verifica un aumento della glicemia.In entrambi i casi si manifesta un diabete, e Poichè il rapporto tra il metabolismo degli zuccheri e quello dei grassi è molto stretto, ecco perchè il diabete è in gran parte responsabile dell'arteriosclerosi.Per questo la ricerca del diabete deve essere sistematica in ogni soggetto sia mediante la glicemia sia mediante altre ricerche, Poichè sappiamo che esistono alcune forme di diabete, Chiamate pre-diabete, che non si manifestano con un aumento della glicemia: in questi casi la ricerca è basata principalmente sulla prova dell'iperglicemia provocata.
La glicemia di un soggetto viene esaminata a digiuno; per questo se si da al soggetto una quantità di zucchero da ingerire in misura proporzionale al suo peso e si dosa la glicemia ogni mezz'ora per un tempo complessivo di due ore e mezzo, si ottengono variazioni della glicemia nei vari tempi. Normalmente il tasso più elevato non deve superare la concentrazione iniziale di un quantitativo superiore agli 0,40 g: se la variazione supera questo valore autorizzato sarà necessario approfondire l'indagine con altri esami. Una parte integrante hanno poi quelle prove che studiano un eventuale disturbo del metabolismo dei grassi: in questo caso comunque il disturbo dei grassi è soltanto secondario per cui la sua cura isolata, senza quella del diabete, sarà inefficace e in alcune circostanze potrebbe risultare anche nociva.Una constatazione interessante riguarda il fatto che la maggior parte delle popolazioni civilizzate consuma zuccheri in quantità troppo abbondante e che in queste popolazioni è aumentata la percentuale di malattie conseguenti all'arteriosclerosi, per cui si comincia a considerare significativa la correlazione tra la quantità di zucchero consumato e l'aumento evidente di tali malattie.
Autore: Redazione Medicina33.com
In ogni caso ogni volta che dello zucchero entra nell'organismo il pancreas secerne una quantità di insulina adeguata al quantitativo di zucchero ingerito e al peso del soggetto Questa secrezione può essere alterata in due modi:per ragioni ereditarie in base alle quali il pancreas non è adattato a secernere la quantità di insulina necessaria per stabilire una normale quantità di zuccheri nel sangue;per ragioni alimentari, allorchà© la quantità di zuccheri ingeriti con gli alimenti è troppo elevata, mentre la quantità di insulina secreta è insufficiente per cui si verifica un aumento della glicemia.In entrambi i casi si manifesta un diabete, e Poichè il rapporto tra il metabolismo degli zuccheri e quello dei grassi è molto stretto, ecco perchè il diabete è in gran parte responsabile dell'arteriosclerosi.Per questo la ricerca del diabete deve essere sistematica in ogni soggetto sia mediante la glicemia sia mediante altre ricerche, Poichè sappiamo che esistono alcune forme di diabete, Chiamate pre-diabete, che non si manifestano con un aumento della glicemia: in questi casi la ricerca è basata principalmente sulla prova dell'iperglicemia provocata.
La glicemia di un soggetto viene esaminata a digiuno; per questo se si da al soggetto una quantità di zucchero da ingerire in misura proporzionale al suo peso e si dosa la glicemia ogni mezz'ora per un tempo complessivo di due ore e mezzo, si ottengono variazioni della glicemia nei vari tempi. Normalmente il tasso più elevato non deve superare la concentrazione iniziale di un quantitativo superiore agli 0,40 g: se la variazione supera questo valore autorizzato sarà necessario approfondire l'indagine con altri esami. Una parte integrante hanno poi quelle prove che studiano un eventuale disturbo del metabolismo dei grassi: in questo caso comunque il disturbo dei grassi è soltanto secondario per cui la sua cura isolata, senza quella del diabete, sarà inefficace e in alcune circostanze potrebbe risultare anche nociva.Una constatazione interessante riguarda il fatto che la maggior parte delle popolazioni civilizzate consuma zuccheri in quantità troppo abbondante e che in queste popolazioni è aumentata la percentuale di malattie conseguenti all'arteriosclerosi, per cui si comincia a considerare significativa la correlazione tra la quantità di zucchero consumato e l'aumento evidente di tali malattie.
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