A seconda del difetto visivo necessita un diverso tipo di lenti. Caratteristiche delle lenti per la miopia, l'ipermetropia e la presbiopia.
Le lenti sono sistemi ottici consistenti in dischi trasparenti che hanno una o entrambe le facce curve. Con esse è possibile correggere difetti visivi quali la miopia, l'ipermetropia, l'astigmatismo e la presbiopia ; per questo uso le lenti possono essere montate su occhiali e venire quindi sistemate davanti agli occhi, oppure essere applicate direttamente sulla superficie oculare . In alcuni casi, le lenti vengono usate anche a scopo protettivo.Per la miopia, l'ipermetropia e la presbiopia si impiegano lenti sferiche, tali cioè che una delle loro superfici, o entrambe, siano appunto sferiche: i miopi hanno necessità di lenti concave, cioè più spesse ai bordi che al centro; per gli ipermetropi e i presbiti occorrono invece lenti convesse, le quali hanno maggiore spessore al centroche ai bordi.
Per l'astigmatismo si utilizzano lenti cilindriche, in cui una delle due facce corrisponde a parte della superficie interna o esterna di un cilindro. Nei casi, piuttosto frequenti, in cui l'astigmatismo si associa alla miopia o all'ipermetropia, si usano lenti cilindro-sferiche, che hanno una superficie cilindrica e una sferica, cosi da poter correggere entrambi i difetti. Quando, invece, sono presenti insieme la presbiopia e un altro difetto visivo, ogni lente viene divisa in maniera netta oppure graduale in due zone, ognuna corrispondente a sua volta a una particolare lente: la parte superiore è destinata a correggere la visione da lontano, mentre quella inferiore rende possibile vedere bene da vicino. Questa strutturazione delle lenti (che vengono dette bifocali) tiene conte del fatto che in genere quando si guardane oggetti lontani gli occhi vengono rivolti in avanti o verso l'alto, mentre quando si ha bisogno di leggere, o comunque di osservare qualcosa da vicino, il più delle volte si dirige lo sguardo in basso.
Lenti molto semplici sono quelle che avendo le due superfici parallele, non forniscono alcuna correzione visiva e sono dette per questo neutre; opportunamente colorate, esse vengono utilizzate per realizzare occhiali da sole, con i quali proteggere l'occhio dalla luce eccessiva e da agenti estranei come il vento, la polvere e così via.Alcune lenti da sole, che vengono dette fotocromatiche, cambiano spontaneamente colore a seconda della luce, passando dalla trasparenza completa a gradi piu o meno intensi di colorazione in modo da fornire la prolezione più adatta con qualsiasi condizione luminosa.Le lenti per occhiali vengono fabbricate in diversi materiali: oltre a vari tipi di vetro (tra cui quello al titanio, che consente di realizzare lenti sottili anche con forti gradazioni), si utilizzano pure materie plastiche per ottenere lenti infrangibili, particolarmente indicate per i bambini e per gli sportivi. Per fornire una protezione dal sole oltre alla correzione visiva, anche le lenti da vista possono essere colorate, nella tinta e con l'intensità che si desiderano;esistono, inoltre, lenti da vista fotocromatiche.
L'unità di misura per il potere di correzione delle lenti da vista è la diottria, definita come l'inverso della distanza focale (cioè la distanza tra it centro della lente e il punto in cui essa concentra i raggi luminosi). ciò significa che una lente con una distanza focale di un metro è da una diottria, una con una distanza focale di mezzo metro è da due diottrie e cosi via. più elevato è il numero delle diottrie, più "forte" è la lente e quindi più pronunciato il difetto visivo che con essa si corregge.
Autore: Redazione Medicina33.com