Sezione: Malattie del cervello e del sistema nervoso

Cosa è l'emorragia subaracnoidea: descrizione, sintomi, soccorso, cure.

Cosi come per le emorragie cerebrali la causa di un'emorragia subaracnoidea è la rottura di un vaso sanguigno. La differenza rispetto all'emorragia cerebrale consiste nel fatto che il sangue scorre sulla superficie del cervello invece che infiltrarsi nel tessuto cerebrale.Alla superficie del cervello vi sono tre sottili strati membranosi (le meningi) che la ricoprono. La membrana esterna (dura madre) aderisce alla calotta cranica; la più interna (pia madre) aderisce al cervello; quella di mezzo (aracnoide) è più vicina alla dura madre che alla pia. Esiste perciò uno spazio tra l'aracnoide e la pia e questo spazio, detto "subaracnoideo", è ripieno di liquido.Questa emorragia si verifica quando il sangue defluisce nello spazio subaraenoideo. il che di solito avviene a causa della rottura di un aneurisma nella parete di un'arteria cerebrale. Il sangue ristagna nel liquido oppure passa gradatamente attraverso la pia nel tessuto cerebrale.

Quali sono i sintomi?
Sintomo principale è un improvviso mal di testa, cui spesso fanno seguito un torcicollo e l'incapacità  di sopportare la luce violenta (fotofobia); possono anche manifestarsi debolezza, vertigini, confusione, sonnolenza, nausea e vomito. Un attacco più grave può provocare l'improvvisa perdita della coscienza.Quanto è frequente il problema? L'emorragia subaracnoidea è responsabile di di 1 a 12 casi di disturbi vascolari cerebrali. Si riscontra di solito nelle persone dai 40 ai 60 anni ed è un po' più frequente nelle donne. Chiunque soffre di alta pressione arteriosa è predisposto a questa affezione.

Quali sono i rischi?
Gli attacchi più gravi (quelli che provocano uno stato di incoscienza) sono mortali sino alla misura del 45%. ed 1 su 3 dei pazienti che sopravvivono al primo attacco va incontro ad altri. Esiste il rischio di un danno cerebrale permanente dovuto alla pressione esercitata dal sangue sulla superficie cerebrale. In circa la meta dei casi il sangue si infiltra nel tessuto cerebrale inducendo sintomi simili a quelli dell'apoplessia.

Che cosa fare?
Se siete aggredito da un forte e improvviso mal di testa, specie se accompagnato da torcicollo ed ipersensibilità  alla luce. andate senza indugio dal medico. Se qualcuno si lamenta in vostra presenza di un improvviso mal di testa e cade poi in uno stato di incoscienza. due possono essere le cause: il colpo apoplettico o l'emorragia subaracnoidea. Di fronte a un individuo in stato di incoscienza. Il primo atto del medico è quello di assicurarsi che la respirazione non sia ostacolata. Appena il paziente è fuori pericolo, occorre fare subito una diagnosi precisa. Se gli esami obiettivi eseguiti in ospedale orientano verso una probabile emorragia subaracnoidea. il modo migliore per confermare la diagnosi è quello di effettuare ma puntura lombare, che comporta il prelievo di un campione di liquido cerebrospinale. Il liquido che scorre nello spazio subaracnoideo sia del cervello che del midollo spinale è sempre lo stesso ed il punto dove è più facile prelevarne un campione per accertarsi se contiene sangue è quello situato nella regione lombare.

Qual è il trattamento?
Se è presente sangue nel liquido cerebrospinale. la preoccupazione principale del medico sarà  quella di prevenire ulteriori emorragie. Nessun trattamento medico può guarire un'arteria che si è rotta; ma se sopravvivete nei giorni immediatamente successivi all'emorragia, è probabile che la rottura che li ha provocato il danno venga (almeno temporaneamente) tamponata da un coagulo di sangue con un avvio alla guarigione.Attualmente il trattamento fondamentale consiste nella degenza per parecchie settimane a letto, di solito in ospedale. Durante questo periodo il medico può prescrivere un antinevralgico per alleviare il mal di testa. Se la pressione arteriosa è elevata, dovrete assumere anche dei betabloccantà¬.E probabile che entro Ire giorni dall'attacco le arterie più importanti che irrorano il cervello vengano sottoposte ad arteriografie. eseguite allo scopo di individuare la sede dell'aneurisma e altri punti alterati della parete arteriosa. Se gli arteriogrammi indicano un pericolo di altri attacchi, può essere opportuno un intervento chirurgico, che comporta la chiusura di un aneurisma per mezzo di un minuscolo clip metallico.

Quali le prospettive a lungo termine?
Se riprendete conoscenza dopo un attacco molto grave e sopravvivete per sei mesi senza ulteriori disturbi, forse siete fuori pericolo. Le possibilità  di una completa guarigione dopo l'intervento chirurgico sono buone. I sintomi residui dopo un attacco variano a seconda delle zone colpite del cervello. La paralisi parziale, la debolezza o l'intorpidimento possono protrarsi o anche rimanere per sempre, come possono rimanere permanenti le difficoltà  della visione e del linguaggio .

Autore: Redazione Medicina33.com